Calcionews24
·22 December 2025
Zidane ricorda: «Nel 1998 vinsi il Pallone d’Oro, e la Juventus mantenne quella promessa. Ecco quale»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·22 December 2025

Il 21 dicembre 1998 è una data che rimane scolpita nella memoria del calcio mondiale e, in particolare, nel cuore dei tifosi della Juventus. In quel giorno Zinedine Zidane venne consacrato miglior giocatore del pianeta, aggiudicandosi il Pallone d’Oro al termine di un anno straordinario: il trionfo con la Francia ai Mondiali di casa e il cammino europeo con i bianconeri, culminato nella finale di Champions League poi persa contro il Real Madrid.
A distanza di oltre venticinque anni, Zizou è tornato a parlare di quel periodo magico in una recente intervista su YouTube, rivelando un retroscena curioso e poco noto legato proprio a quel prestigioso riconoscimento. Dietro il Pallone d’Oro, infatti, si nascondeva un accordo particolare stipulato con la Juventus al momento del suo arrivo a Torino.
Tutto risale al 1996, quando la dirigenza bianconera, convinta del talento fuori dal comune del francese, inserì nel suo contratto una clausola speciale: in caso di vittoria del Pallone d’Oro, Zidane avrebbe ricevuto una Ferrari come premio. Un gesto che testimonia la fiducia totale riposta nel campione e che aggiunge un tocco di fascino a una delle storie più iconiche del calcio moderno.
ZIDANE – «Arrivai alla Juventus nel 1996, nel contratto fu inserita una clausola speciale: in caso di vittoria del Pallone d’Oro nei cinque anni successivi, la società mi avrebbe regalato una Ferrari. Nel 1998 vinsi il Pallone d’Oro, e la Juventus senza nemmeno attendere troppo, mantenne la promessa fatta. La Ferrari, una F355 Berlinetta, non l’ho mai usata troppo.
Solo quando avevo voglia. A Torino non la portai. La macchina rimase nel garage dei miei genitori Marsiglia per oltre vent’anni, usata raramente ma sempre conservata con grande affetto come ricordo della mia carriera e del legame con l’Italia. Per me quella Ferrari non è mai stata solo un bene materiale, ma un simbolo di un momento storico e di un legame speciale con la Juventus e il calcio italiano, un ricordo che vale più di qualsiasi cifra».
Quella F355 Berlinetta non ha mai solcato le strade di Torino: per oltre vent’anni è rimasta parcheggiata, intatta, nel garage dei genitori a Marsiglia, come un cimelio dal valore affettivo incalcolabile. Per Zidane, quel gioiello rosso non è mai stato un semplice regalo, ma un simbolo di riconoscenza e di un rapporto fondato su rispetto e lealtà.
La sua storia racconta l’eleganza di un legame che ha superato i confini del campo: quella Ferrari incarna la fiducia di una Juventus che mantenne la promessa fatta e l’affetto di un campione che considera quel gesto uno dei ricordi più preziosi del suo rapporto profondo e indelebile con l’Italia.
Live


Live







































