Calcionews24
·12 de junio de 2025
Adriano Galliani tra passato e futuro: «Il calcio era sentimento, oggi business. Monza, pronti a tornare subito in A. Berlusconi voleva comprare il Milan, gli dissi questo»

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·12 de junio de 2025
Adriano Galliani è stato per 31 anni l’architetto e il volto dirigenziale del Milan, un’era leggendaria indissolubilmente legata alla presidenza di Silvio Berlusconi. Dal 1986 al 2017, in qualità di Amministratore Delegato, Galliani è stato il braccio operativo e la mente strategica del club, trasformando i rossoneri in una potenza calcistica mondiale. Il suo rapporto con Berlusconi era simbiotico, una diarchia perfetta in cui il Presidente dettava la visione e Galliani la traduceva in realtà con maestria sul mercato e nella gestione quotidiana. Sotto la loro guida, il Milan ha vissuto il periodo più glorioso della sua storia, conquistando 29 trofei, tra cui spiccano cinque Coppe dei Campioni/Champions League e otto scudetti. Galliani era il “re del mercato“, celebre per i suoi colpi ad effetto, le trattative estenuanti e la capacità di portare a Milanello campioni che hanno fatto la storia del calcio. Più che un semplice dirigente, Galliani è stato un tifoso appassionato, le cui esultanze smodate e la viscerale dedizione alla causa rossonera lo hanno reso una figura iconica per generazioni di milanisti. La sua gestione, caratterizzata da un mix di acume manageriale e amore incondizionato per i colori del club, ha definito un’epoca irripetibile, lasciando un’eredità di successi e un modello di conduzione sportiva che ha segnato profondamente il calcio italiano e internazionale. Oggi ha parlato sul Corriere della Sera del suo rapporto con Silvio Berlusconi, umano e professionale.
IL CONSIGLIO SULL’ACQUISTO DEL MILAN – «Quando mi chiese un parere sull’acquisto o meno del Milan io lo sconsigliai per il mare di quattrini che avrebbe speso. Ero tra i proprietari del Monza e lo sapevo bene».
LA CESSIONE DEL MONZA – «Ci sono trattative in corso ma non c’è nulla di definito. Non solo non siamo arrivati al closing, ma neanche al signing. In ogni caso Fininvest non ci ha mai fatto mancare le risorse: ha speso 35 milioni in investimenti fra il centro sportivo e il campo che è stato votato come il più bello della serie A».
IL NUOVO ALLENATORE SARA’ PAOLO BIANCO – «Gode di buone referenze, essendo stato il vice di Allegri alla Juve. Faremo una squadra per ritornare subito in A».
ALLEGRI AL MILAN – «Confido molto in lui: avrà una stagione senza coppe. L’abbiamo visto con l’Inter di recente: la Champions porta molti soldi ma al contempo prosciuga energie».
ANCELOTTI AL BRASILE – «Direi che è la certificazione di come Silvio Berlusconi ha insegnato ai suoi giocatori e tecnici a stare al mondo».
LA CRISI DEL SISTEMA CALCIO – «Gli impegni dei club certamente hanno inciso sulle prestazioni sportive. Gli azzurri erano più stanchi dei norvegesi. Detto questo, Gravina non risponde dei risultati della Nazionale ma ha la responsabilità della conduzione politica nella sua globalità».
LA LEGA DI A – «Coesa e con buoni rapporti con la federazione. Un mese fa ero nella sede di via Rosellini e dopo aver schiacciato il pulsante del quarto piano, mi sono ritrovato al secondo, quello della serie B. Ho lanciato un urlo, speriamo di restarci solo un anno».