Aldo Serena senza filtri sul derby d’Italia: «Sono loro i favoriti. Juve non ancora spettacolare ma ho visto una grande novità rispetto al passato» | OneFootball

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·10 de septiembre de 2025

Aldo Serena senza filtri sul derby d’Italia: «Sono loro i favoriti. Juve non ancora spettacolare ma ho visto una grande novità rispetto al passato»

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Aldo Serena senza filtri sul derby d’Italia: di seguito le sue dichiarazioni a Tuttosport in vista del big match in programma sabato all’Allianz Stadium

Intervenuto a Tuttosport in vista del big match tra Juve e Inter, Aldo Serena (uno dei doppi ex della sfida in programma sabato pomeriggio all’Allianz Stadium), ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

SU LAUTARO E YILDIZ – «Chi vedo avanti al momento? Dico Lautaro. Gli do un punto in più rispetto ad Yildiz perché ha uno status superiore. Il turco è in rampa di lancio e sta per entrare nell’olimpo dei campioni, il Toro ci abita già. Lautaro è un goleador, un 9 che si applica, difende palla e che si sbatte in fase di costruzione. Lautaro è decisivo per l’Inter nel bene e nel male: quando non gira lui, anche il resto dei compagni ne risentono».


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CHI DEI DUE E’ UN DIEZ? – «Lautaro è un goleador, un 9 che si applica, difende palla e che si sbatte in fase di costruzione Per definizione, il vero 10 è Yildiz, e l’assenza di Chico gli permetterà di dimostrarlo. Sempre ammesso che Tudor decida di schierarlo a supporto delle due punte. Un giocatore stiloso dentro e fuori dal campo. Abbiamo bisogno di esempi positivi, di ragazzi giovani che possano stimolare la fantasia dei nostri ragazzi. Lui fa parte di quella categoria di campioni che si stanno affermando, che hanno volontà, dedizione e che sono gentili. Se gli manca cattiveria? Ho avuto la fortuna di giocare con Platini, e non è mai parso “cattivo”. Era grazioso, essenziale, fantasioso. Si può diventare dei super campioni senza dimostrare chissà quale vena bellicosa. Basti vedere quello che ha fatto Del Piero. Yildiz deve ispirarsi a queste figure».

DOVE MI PIACEREBBE VEDERE YILDIZ CONTRO L’INTER? – «Istintivamente, vedo che gli piace cercare l’esterno per tentare il dribbling o il suggerimento per i compagni in area. Da ex attaccante, un giocatore così lo vorrei vedere un po’ più al centro. Nel traffico… Ma credo che Tudor, visto il peso della gara, non abbia intenzione di fare esperimenti. Almeno non dal primo minuto».

CHI PUÒ ESSERE PIÙ DECISIVO TRA I DUE? – «Lautaro è decisivo per l’Inter nel bene e nel male: quando non gira lui, anche il resto dei compagni ne risentono. Yildiz, allo stesso modo, è il centro di gravità dell’universo Juve. David e Vlahovic hanno bisogno di palloni precisi, spediti con tempi e modi giusti sul primo movimento. Compito che, oltre al turco, nessun bianconero è in grado di eseguire con sufficiente qualità. Locatelli e Thuram hanno caratteristiche diverse: l’azzurro è utilissimo nei cambi di gioco, ma non ha nelle corde l’imbucata rapida e precisa. Lo stesso vale per il francese che, invece, è una forza della natura nei recuperi e nella progressione palla al piede. Insomma, entrambi per motivi diversi saranno indispensabili».

SUL MOMENTO DELLE DUE SQUADRE – «Nei bianconeri ho visto un gruppo solido e concreto. Non sono ancora spettacolari o scintillanti, se vogliamo, ma sanno quello che vogliono. E il merito è di Tudor. L’Inter, invece, mi è parsa contraddittoria: ha debordato contro il Toro, dove è sembrato tutto fi n troppo facile, per poi andare in difficoltà contro l’Udinese, e cioè contro una squadra di grande forza fisica, che si difende bene in area. Una gara che ha evidenziato l’assenza tra i nerazzurri di un profilo abile nell’uno contro uno. Contro squadre come l’Udinese è essenziale aumentare la velocità del giro palla, altrimenti dai loro il tempo di organizzarsi e di piazzarsi a ridosso della propria area di rigore. L’Inter dovrà dimostrarsi poi più compatta quando attacca, e sfruttare la qualità dei centrocampisti. Calhanoglu ha vissuto un’estate difficile, e adesso sta cercando di ritrovare la sua condizione e la sua capacità di guidare la squadra. È arrivato Sucic, che sa fare un po’ tutto. Sono giocatori che possono e devono dare di più alla squadra nella riconquista del pallone e di riproposta veloce verso gli attaccanti».

CHE PARTITA MI ASPETTO IN MEZZO AL CAMPO? – «Mi aspetto una Juventus sulla falsa riga delle ultime uscite: una squadra stretta, intensa e che concede pochi spazi all’avversario. Non ci sarà Conceiçao, e questo mi porta a pensare che il Derby d’Italia possa essere la partita perfetta per uno come Openda. Nel traffico sa come fare la differenza, come attaccare bene la profondità e creare superiorità numerica».

CHI VINCE IL DERBY D’ITALIA? – «Può accadere davvero di tutto, ma vedo la Juventus leggermente favorita perché gioca in casa e perché i nerazzurri potrebbero accusare ancora le scorie del ko con l’Udinese».

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