Allegri torna a Torino e sfiderà la sua “eredità” in Juve Milan: ci sarà una squadra piena di giocatori che ha lanciato o voluto, dal capitano al numero 10 | OneFootball

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·3 de octubre de 2025

Allegri torna a Torino e sfiderà la sua “eredità” in Juve Milan: ci sarà una squadra piena di giocatori che ha lanciato o voluto, dal capitano al numero 10

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Allegri torna a Torino per Juve Milan dopo gli anni in bianconero: l’analisi sul mister che sarà domenica allo Stadium

Una parte della sua eredità è al J Museum, l’altra sarà in campo, di fronte a lui. Il ritorno di Massimiliano Allegri all’Allianz Stadium da allenatore del Milan non è una partita come le altre. Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, la supersfida di domenica sera contro la Juventus sarà un viaggio nel suo passato, un confronto diretto con i tanti “allegriani” che ha lasciato in eredità al club bianconero.

Se si esclude il dirigente ed amico Giorgio Chiellini, la maggior parte dei “superstiti” delle sue due ere juventine sarà sul terreno di gioco. A partire da Manuel Locatelli, il primo grande investimento dell’Allegri-bis e oggi capitano della squadra. Ma gran parte della spina dorsale della Juve di Igor Tudor porta la firma del tecnico livornese.


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La difesa, ad esempio, è stata plasmata da lui: sia Federico Gatti (al suo primo anno in A) che Gleison Bremer (all’esordio in Champions) sono arrivati nel 2022 e con Allegri hanno imparato un nuovo modo di difendere, diventando pilastri del club. Lo stesso vale per l’attacco, dove spicca Dusan Vlahovic, l’acquisto più oneroso della sua seconda gestione.

Juve Milan: da Cambiaso a Yildiz, i talenti battezzati da Max

Ma l’eredità di Allegri è legata soprattutto al lancio dei giovani talenti. È stato lui a gestire e a valorizzare la crescita di Andrea Cambiaso, trasformandolo da “terzino di provincia a jolly di fascia” apprezzato a livello internazionale.

Soprattutto, è stato Allegri a “battezzare” Kenan Yildiz, il nuovo numero 10 e stella della squadra. Dal debutto di Udine alla prima da titolare con gol a Frosinone, il tecnico ha gestito con cura l’esplosione del fenomeno turco, lanciandolo nel grande calcio.

A completare il quadro ci sono i “sopravvissuti” del suo primo ciclo vincente, come Rugani, Perin e Pinsoglio, e diverse figure dello staff con cui ha condiviso anni di trionfi. Domenica sera, Allegri si siederà sulla panchina avversaria, ma vedrà di fronte a sé una squadra che, in gran parte, porta ancora la sua indelebile impronta.

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