Ancelotti condannato in Spagna a un anno di carcere! Ecco il motivo che risale al 2014 | OneFootball

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Milannews24

·9 de julio de 2025

Ancelotti condannato in Spagna a un anno di carcere! Ecco il motivo che risale al 2014

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Ancelotti condannato in Spagna a un anno di carcere! Ecco il motivo che risale al 2014. Segui le ultimissime

Importanti e inattese novità giungono dalla Spagna per Carlo Ancelotti, l’illustre tecnico italiano attualmente commissario tecnico della nazionale brasiliana. Secondo quanto riportato dalle pagine online di Marca e ripreso da Tuttomercatoweb.com, la Sezione 30 del Tribunale provinciale di Madrid ha condannato l’ex allenatore del Milanun anno di reclusione per un reato contro il fisco, relativo all’anno fiscale 2014. L’ex allenatore del Real Madrid è stato invece assolto da un’accusa analoga riguardante il 2015.

La condanna si riferisce al primo periodo di Ancelotti sulla panchina del Real Madrid, dove ha guidato i Blancos dal 2013 al 2015, conquistando la prestigiosa “Décima” Champions League. L’accusa iniziale contestava al tecnico l’evasione di 1 milione 62 mila e 79 euro in tasse, suddivisi tra 386.361 euro per il 2014 e 675.718 euro per il 2015. Il tribunale ha accolto l’accusa solo per il primo anno fiscale.


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Le Implicazioni della Condanna e la Difesa di Ancelotti

Oltre alla pena detentiva, Ancelotti è stato condannato anche a una multa di 386.361,93 euro e alla perdita della possibilità di ottenere aiuti o sussidi pubblici, nonché del diritto a godere di benefici o incentivi fiscali o della Previdenza Sociale spagnola per un periodo di tre anni. Seguiranno aggiornamenti in merito alle motivazioni esatte della condanna e alle condizioni della pena, che, trattandosi di una pena inferiore ai due anni e in assenza di precedenti penali gravi, potrebbe essere sospesa o convertita in un’altra forma.

Ancelotti, nella sua difesa, aveva sempre sostenuto di non aver mai avuto l’intenzione di frodare il fisco spagnolo. Aveva spiegato che la struttura di pagamento contestata dalla Procura gli era stata proposta direttamente dal Real Madrid, indicando come il club avesse gestito gli aspetti fiscali legati ai suoi diritti d’immagine. La sentenza, pur parziale, rappresenta un colpo duro per l’immagine di uno degli allenatori più rispettati e vincenti del calcio mondiale, noto per la sua pacatezza e il suo approccio signorile sia in campo che fuori. La vicenda ora attende ulteriori sviluppi, con la possibilità di ricorsi o chiarimenti sulla natura della condanna.

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