Calcionews24
·14 de abril de 2025
Ancelotti sicuro: «Milan e Real Madrid le società che hanno un occhio speciale alla Champions. Sulle due finali col Liverpool…»

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L’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, è stato ospite de LARMANDILLO di Armando Ceroni su RSI. Le parole del tecnico dei blancos che ha così ripercorso tutta la propria carriera nel Milan e non solo.
PROVINO CON L’INTER QUANDO GIOCAVA NEL PARMA – «Non mi presero perché si è detto che il presidente del Parma, Ernesto Ceresini, avesse alzato il prezzo dopo la partita. Ho un bellissimo ricordo perché per la prima volta gioco con i miei idoli: da Bordon, Canuti, Bini, Altobelli… Anche se il mio vero idolo da ragazzino era Sandro Mazzola».
FINALE DI MANCHESTER CON LA JUVE – «Nella finale del 2003 ho mandato al tiro tre difensori che erano Serginho, Kaladze e Nesta perché non trovavo altri. Vero anche che avevo tolto Pirlo e Rui Costa ma non è stato semplice trovare cinque tiratori. Cosa che ho trovato nel 2005 (contro il Liverpool a Istanbul, ndr), tutti bravi, solo che c’era Dudek che, con le regole di oggi, si sarebbero tirati di nuovo tutti i rigori».
FINALE DI ISTANBUL – «Ho fatto i complimenti ai giocatori per quello che avevano fatto, ribadisco il concetto che gli inglesi non mollano mai e che sarebbe stato importante fare bene l’inizio della seconda parte. Poi è successo quello che è successo. Noi il secondo tempo lo iniziamo bene, ha avuto una palla Shevchenko e si poteva andare 4-0: poi ci sono stati sei minuti di follia. Poi però abbiamo ricominciato e abbiamo fatto bene. Tra tutte le finali giocate dalle mie squadre, quella a livello tecnico è la finale migliore».
SEMIFINALE DEL 2007 CONTRO IL MANCHESTER PERSA ALL’ANDATA – «Anche lì, il gol finale dello United cambia un po’ la preparazione psicologica del ritorno perché eravamo costretti a vincere e il Manchester era consapevole che aveva un piccolo vantaggio. Non ho preso la sconfitta come una cosa troppo negativa».
CLIMA PARTICOLARE AL MILAN RISPETTO ALLA CHAMPIONS – «Credo che Milan e Real Madrid siano le società che hanno un occhio speciale alla Champions League perché tutti e due i club hanno costruito la loro storia su questa competizione. L’ambiente speciale che si respira in queste squadre per la Champions è diverso da altri contesti».