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·21 de diciembre de 2025

Anticipare il credito dei diritti tv: così Lotito può sbloccare il mercato della Lazio

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Dopo la pausa estiva la Lazio si trova a ridosso del limite dell’80% del cosiddetto “costo del lavoro allargato”. È per questo che Claudio Lotito attende con apprensione il parere della nuova Commissione di controllo. La riunione, inizialmente fissata per ieri, è stata rinviata direttamente alla mattina di martedì 23: già nel pomeriggio il presidente Atelli invierà le decisioni alla FIGC, che poi le comunicherà ufficialmente al club.

La differenza tra un mercato “a saldo zero” – un’uscita compensata da un’entrata con lo stesso ingaggio – e un mercato completamente libero non dipende più soltanto dal vecchio credito sui diritti televisivi, oggi impossibile da quantificare senza la ripartizione della Lega e la chiusura del contenzioso. A pesare ora è soprattutto il pagamento DAZN di marzo, che – spiega Il Messaggero – Lotito potrebbe sfruttare in un secondo momento per sbloccare la situazione.


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Qualora infatti la Lazio avesse superato il parametro dell’80% (dopo le partenze di Tchaouna e Casale il dato era attorno all’81%), la Commissione indicherebbe l’importo necessario per rientrare nei limiti. Per fare un esempio: se bastassero tra i 3,5 e i 4 milioni, il presidente potrebbe immetterli direttamente o coprirli attraverso un credito futuro, ottenendo così il via libera totale sul mercato.

Una possibilità resa concreta dalle modifiche – approvate dal Consiglio federale il 24 novembre – al titolo VI delle NOIF (le Norme Organizzative Interne della FIGC), che consentono a diversi club in difficoltà di colmare più agevolmente eventuali scostamenti del costo del lavoro. Oltre agli aumenti di capitale, diventano utilizzabili anche alcuni crediti derivanti da cessioni di calciatori e diritti televisivi.

Il motivo delle riflessioni di Lotito è chiaro: queste nuove regole saranno decisive nel 2026, soprattutto in vista della trimestrale di marzo, quando la soglia dell’indicatore scenderà al 70% (esclusi gli under 23 italiani), per evitare nuovi blocchi nel mese di giugno. La Lazio, quindi, da un lato deve sbloccare subito il mercato per non essere costretta a inseguire plusvalenze e per riattivare i rinnovi contrattuali (oggi possibili solo a parità di ingaggio); dall’altro deve pianificare anche il medio periodo.

A non essere per nulla convinto di quello che accadrà a gennaio sul mercato, intanto, è il tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri. Parlando ai microfoni di DAZN dopo il pareggio con la Cremonese, alla domanda su possibili operazioni ha risposto: «Per il mercato non dovete parlare con me, io non so nulla. Segnali dalla società? Sì, di fumo. Saranno gli indiani».

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