Atalanta Juventus 1-2, Tudor vince il Trofeo Bortolotti: il racconto e il retroscena su Yildiz | OneFootball

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·16 de agosto de 2025

Atalanta Juventus 1-2, Tudor vince il Trofeo Bortolotti: il racconto e il retroscena su Yildiz

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Atalanta Juventus termina 1-2 con Tudor che vince il Trofeo Bortolotti, ecco il racconto e il retroscena su Yildiz

Questa sera si è disputato il Trofeo Bortolotti, Atalanta Juventus, gara terminata per 1-2 in favore dei bianconeri. Vediamo com’è andata l’amichevole disputata allo stadio Gewiss di Bergamo.

Nonostante il caldo, i ritmi della partita sono stati subito alti. Il primo quarto d’ora ha visto un paio di occasioni per parte, con Hien che ha sfiorato il gol per l’Atalanta e Thuram che è stato murato dalla difesa nerazzurra. Con il passare dei minuti, i bianconeri sono cresciuti, con Kenan Yildiz che si è distinto come uno dei più propositivi. Ogni volta che riceveva palla, il numero 10 dava la sensazione di poter inventare qualcosa di decisivo, trovando in Carnesecchi un ostacolo insuperabile: il portiere dell’Atalanta si è infatti superato prima su un tiro a colpo sicuro di Koopmeiners e poi sulla conclusione a giro dello stesso Yildiz.


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La squadra di Tudor, pur apparendo un po’ appannata nella ripresa, è riuscita a trovare il gol del vantaggio con un’acrobazia vincente di Jonathan David al 73′. Solo due minuti più tardi, Dusan Vlahovic ha raddoppiato su assist di Joao Mario, trasformando i fischi di mercoledì in applausi. Parallelamente, l’intensità e l’influenza di Yildiz sono calate nella ripresa, con l’Atalanta che, più compatta, è riuscita a limitare il suo raggio d’azione. L’unico gol dei bergamaschi è arrivato nel finale con Lazar Samardzic, ma è stato solo un’illusione.

Nonostante il calo nella seconda parte di gara, Yildiz è stato giustamente nominato MVP della partita. Il suo talento è emerso chiaramente nei primi 45 minuti, dimostrando di essere un “punto fermo” della Juventus. La sua capacità di “cucire il gioco” e di guidare i compagni nelle fasi offensive, unita a una qualità tecnica fuori dal comune, lo rendono già uno dei leader naturali della squadra.

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