Juventusnews24
·15 de diciembre de 2025
Balzarini: «Kelly sembra un lontano parente di quello visto in passato. L’unica nota stonata contro il Bologna è stato…»

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·15 de diciembre de 2025

Gianni Balzarini, giornalista, scrive così su calciomercato.com della vittoria della Juventus a Bologna.
Il suo commento: «Due settimane dall’ultima vittoria, un mese e mezzo dall’ultima in trasferta. Le distanze non sono poi così rimarchevoli in termini di tempo, ma a colpire nella sfida di Bologna è stata la distanza di qualità.
È negli occhi e nella mente di tutti il secondo tempo difficile di Cremona ed è altrettanto negli occhi e nel ricordo di tutti la brutta vittoria contro il Cagliari, andato in vantaggio e superato grazie alla doppietta di Yildiz, l’unico che si era distinto quel giorno.
Bene nella vittoria di Bologna tutti si sono distinti, nel senso che tutti hanno dato il loro giusto apporto. Sì è vista una squadra compatta, fluida e soprattutto sicura. Il Bologna, al quale va riconosciuta l’attenuante di avere giocato giovedì in Spagna, di essere rientrato tardi in sede e di aver svolto in sostanza un solo allenamento, non ha comunque dato la sensazione di poter mettere in difficoltà la Juventus.
È vero che Di Gregorio all’inizio ha dovuto compiere due parate e in una circostanza sul finale di primo tempo è stato salvato dalla traversa, ma per la prima volta in stagione si è avuta la sensazione netta che sia stata la Juve a concedere le occasioni e non l’avversario a prendersele.
Tutti sostanzialmente promossi. Da Kelly, lontanissimo parente di quello visto in precedenti occasioni, a Thuram che ha ritrovato gamba e presenza a centrocampo. Yildiz fa notizia se lo standard è appena sotto le attese e solo in parte al Dall’Ara è andata così.L’eccezione è forse ricaduta su David, diverse volte anticipato su quei lanci in verticale sui quali ha invece brillato Openda, al netto di un pallone clamorosamente sprecato proprio nei secondi finali.
In conclusione si può dire di aver visto finalmente una squadra con dei crismi tecnici, tattici e soprattutto mentali. Adesso qual è il grande problema, la grande questione, il grande interrogativo? Riuscirà la squadra a dare strada a questo percorso appena iniziato? È la domanda, barra speranza, barra progetto espresso dallo stesso Luciano Spalletti. Se questa è la via giusta lo dirà subito la sfida di sabato prossimo allo Stadium contro la Roma».
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