Juventusnews24
·6 de octubre de 2025
Balzarini striglia la Juve: «Non è tipico dei bianconeri accontentarsi. La squadra di Tudor ha una carenza fondamentale»

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Un’analisi che va dritta al cuore del problema, superando le semplici questioni tattiche per entrare nella testa della squadra. Il noto giornalista Gianni Balzarini, attraverso un video pubblicato sul suo canale YouTube, ha offerto una lettura profonda e preoccupata del momento che sta vivendo la Juve, partendo dal pareggio a reti bianche contro il Milan.
PAROLE – «C’è un quadro psicologico generale che mi sembra ben definibile in questo senso, cioè l’accontentarsi che non è da Juventus, ma che denuncia problemi dentro questa Juventus. Tatticamente parlando Cambiaso, ha detto: ‘dovevamo osare di più, dovevamo arrivare più al cross, dovevamo arrivare più al tiro’. E però indirettamente è ancora la missione di una questione psicologica perché se tu identifichi il problema dal punto di vista tattico e quindi sai cosa hai tatticamente sbagliato, ma non hai fatto nulla e quindi lo sapevi anche durante la partita che sbagliavi tatticamente qualcosa, non parlo di squadra, ma l’atteggiamento è sempre stato lo stesso e allora vuol dire che c’è una problematica da affrontare perché manca il giocatore che si prende la responsabilità».
Secondo Balzarini, la prestazione contro il Milan ha messo a nudo un “quadro psicologico generale” allarmante. Il punto focale è “l’accontentarsi”, un atteggiamento che per definizione “non è da Juventus”. Questa tendenza a gestire il risultato minimo, a non rischiare per vincere, è per il giornalista la spia di “problemi dentro questa Juventus”, che vanno al di là delle scelte di Igor Tudor o della condizione fisica dei singoli. È una questione di mentalità, di DNA smarrito.
Il ragionamento di Balzarini diventa ancora più profondo quando prende spunto dalle parole dell’esterno bianconero Andrea Cambiaso. Il giocatore, a fine gara, ha ammesso lucidamente gli errori tattici della squadra, affermando che si sarebbe dovuto “osare di più”. Per il giornalista, questa ammissione è la prova definitiva che il problema è psicologico. Se un giocatore, e per estensione la squadra, sa esattamente cosa sta sbagliando a livello tattico durante la partita ma non fa nulla per cambiare l’inerzia, significa che la questione non è la mancanza di comprensione, ma di coraggio.
La diagnosi finale di Balzarini è impietosa e chiama in causa la leadership all’interno dello spogliatoio. Il vero problema, secondo lui, è che in questo momento storico nella rosa bianconera “manca il giocatore che si prende la responsabilità”. Manca quella figura carismatica in grado di scuotere i compagni, di forzare la giocata, di prendersi un rischio per cambiare il destino di una partita che si sta trascinando stancamente verso il pareggio. Un vuoto di leadership che, più di ogni errore tattico, sta frenando la crescita della Vecchia Signora.