Inter Milan
·16 de marzo de 2025
Balzo Inter, 2-0 all'Atalanta con Carlos Augusto e Lautaro

In partnership with
Yahoo sportsInter Milan
·16 de marzo de 2025
Un salto può avere tante destinazioni, tante motivazioni, tante conclusioni. Può essere di gioia, di paura, verso il vuoto, di coraggio. Quello dell'Inter è un misto di forza, atletismo, voglia di arrivare in alto, di dominare, di andare più velocemente possibile verso la vetta. La faccia, anzi la testa, la mette Carlos Augusto: ha le molle, nell'area dell'Atalanta. Salta e incorna. Un gesto perfetto, santificato poi dal sigillo di chi è Toro per davvero: capitan Lautaro. Eccola, l'Inter che gioca fortissimo, l'Inter che vince ancora, in trasferta, che fa un balzo in vetta staccando, per il momento, le rivali. Un allungo, momentaneo, perché manca una vita, nove partite, ma eccolo lì: una dichiarazione d'intenti, che arriva a Bergamo, su un campo complicatissimo, in uno scontro diretto importantissimo in una domenica crocevia, proprio prima della sosta per le nazionali. Due gol nel secondo tempo, dopo che l'urlo in gola del popolo nerazzurro si era strozzato dopo 6 minuti e 30 secondi, quel palo di Thuram a tu per tu con Carnesecchi che ancora grida vendetta. L'Inter ha giocato una partita enorme, con un'avvio insostenibile per gli avversari, una gestione sapiente dei momenti di gara, una compattezza difensiva incredibile - anche grazie alla straordinaria prestazione di Acerbi - e la capacità di colpire al momento giusto. Il colpo di testa di Carlos al 54', il raddoppio di Lautaro annullato per un presunto fallo, poi il rosso a Ederson, il gol - questa volta buono - del capitano, prima di un finale infinito, con Frattesi vicino al tris, il doppio giallo per Bastoni e poi la gioia con i tifosi interisti, per un successo bello, meritato, pesante. Cantano tutti, i tifosi, in quel mare di bandiere: è l'Inter che va, va avanti.
LA PARTITA Si capisce subito: l'Inter comanda, l'INter gioca e aggredisce. L'Atalanta non trova le misure, la squadra di Inzaghi gioca corto e poi allunga, cerca le punte in maniera diretta e i movimenti dei due centravanti costringono i padroni di casa ad arrancare. Quando Lautaro spalanca il campo a Thuram è il minuto 7: Marcus scappa e colpisce il palo interno. La prima di tante giocate di una partita piena, zeppa di calcio. Ritmi alti, pressing feroce di entrambe le squadre. L'Inter tutta in avanti, a caccia del pallone, del recupero. L'Atalanta che per 20 minuti non trova le distanze, subisce. Gli uno contro uno premiano l'Inter, che però deve appoggiarsi anche alla bravura di Sommer, super nel dire no al colpo di testa di Pasalic. L'episodio, al 18', cambia un pizzico l'inerzia del match: l'Atalanta cresce, prova a farsi trascinare da Ederson e ad attivare Lookman sulla sinistra. Lavoro extra per Dumfries e Pavard, sempre bravi nel raddoppio. In mezzo, però, non si passa: Acerbi annulla Retegui e stoppa ogni occasione avversaria. Un match che è una partita a scacchi. Il campo una scacchiera, duelli ovunque: saranno ben 99 alla fine della partita. In avvio di ripresa un malore per un tifoso sugli spalti: la gara si ferma, in attesa dei soccorsi. Minuti di tensione, che si sciolgono con la ripresa del gioco. E proprio su quel primo pallone, minuto 54, Calhanoglu disegna l'assist perfetto da corner per Carlos Augusto. Stacco perfetto, gol fondamentale. Va sotto allo spicchio dei tifosi interisti, Carlos, si prende l'abbraccio di tutti. Un gol meritato e importante, per ripartire verso un secondo tempo tutto da giocare. Con la prospettiva di un recupero monstre, l'Inter continua a giocare, assorbendo i tentativi dell'Atalanta. Gasperini cambia uomini e assetto, ma non trova spunti. Dumfries va K.O. nonostante uno stoico tentativo di restare in campo: a destra, sulla fascia, ci va Bisseck, manifesto dell'intento di questa squadra, che non molla un centimetro. Il raddoppio di Lautaro viene cancellato da Massa: un presunto fallo in area, con il match che resta in bilico. Su una accelerata di Thuram, l'ennesima, Ederson prende due gialli per protesta. L'Atalanta resta in 10, l'Inter ne approfitta: Barella innesca Lautaro, che sentenzia. Il 2-0 all'87', con l'uomo in più, è il viatico per un finale di match ancora lunghissimo. Frattesi a un passo dal tris, 12 minuti di recupero, Bastoni espulso per doppio giallo. Si finisce in 10 contro 10, un match durissimo, vinto con merito, alle porte di una sosta che condurrà al match con l'Udinese e poi a un aprile pienissimo di appuntamenti. Avanti, Inter!
Marcatore: 54' Carlos Augusto (I), 87' Lautaro (I)
ATALANTA (3-4-2-1): 29 Carnesecchi; 19 Djimsiti (24 Samardzic 74'), 4 Hien, 23 Kolasinac; 16 Bellanova (22 Ruggeri 59'), 15 De Roon, 13 Ederson, 77 Zappacosta; 8 Pasalic (17 De Ketelaere 59'), 11 Lookman (44 Brescianini 83'); 32 Retegui (70 Maldini 74'). A disposizione: 28 Rui Patricio, 31 Rossi, 2 Toloi, 27 Palestra, 40 Comi. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni; 2 Dumfries (31 Bisseck 66'), 23 Barella, 20 Calhanoglu (21 Asllani 91'), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 75'), 30 Carlos Augusto; 9 Thuram (99 Taremi 91'), 10 Lautaro (11 Correa 91'). A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 50 Aidoo, 51 Alexiou, 52 Berenbruch, 58 Cocchi. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: Bellanova (A), Pavard (I) Espulso: Ederson (A) all'81' per doppia ammonizione; Bastoni (I) al 95' per doppia ammonizione. Note: espulso Gasperini (A) per proteste. Recupero: 1' - 12'.
Arbitro: Massa. Assistenti: Carbone, Meli. Quarto ufficiale: Sozza. VAR: Di Bello. Assistente VAR: Marini.
SQUALIFICATI Atalanta: - Inter: -
DIFFIDATI Atalanta: Djimsiti, Lookman. Inter: Barella, Bastoni, Mkhitaryan.