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·27 de julio de 2025
💥 Bari, De Laurentiis: “Noi arrembanti sul mercato, le altre ferme! Investimenti? A volte portano grandi tragedie: c’è chi è finito in C e chi si è salvato grazie al Brescia…”

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·27 de julio de 2025
Il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, è tornato a parlare ai microfoni di Pianeta Bari nel ritiro biancorosso di Roccaraso. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da PianetaBari.com.
CASERTA – “È bello vedere un mister che trova le idee giuste insieme ai giocatori, sono tutti molto attenti e concentrati, ho visto un gruppo molto attento, il mister ha la giusta autorevolezza e si sta creando un gruppo interessante“.
PARTIPILO E HENDERSON – “Stiamo facendo tante valutazioni, siamo partiti aggressivi sul mercato mentre altre squadre sono ferme. Le economie di tutte le squadre sono in difficoltà, il mercato ora è un po’ fermo, bisogna aspettare l’occasione giusta. Chi arriva deve avere una grande volontà di giocare a Bari, come quelli che sono arrivati fino a oggi. I nomi che hai citato devono voler venire a giocare a Bari, altrimenti andremo su altri nomi“.
COPPA ITALIA CONTRO IL MILAN – “Sicuramente è bello avere una partita come Milan-Bari, penso soprattutto però alla prima di campionato, che sarà la gara più importante. Stiamo lavorando per quel giorno“.
DORVAL – “Ci vorrà qualche giorno come sempre in queste transizioni, stiamo attendendo. Noi sapevamo di questa trattativa e, anche comunque rischiando che questa trattativa non andasse in porto, siamo partiti in maniera arrembante sapendo che avremmo potuto ricevere qualcosa in più e andare sul mercato andando oltre. Capiremo anche grazie alle uscite e al lavoro se riusciremo a fare bene tutti i colpi che sul mercato restano da dare. Non sapendo dall’interno quali sono i numeri, noi abbiamo sempre lavorato su dati certi e i bilanci sono pubblici. Siamo stati arrembanti, ora capiremo. Ci vorranno anche delle uscite per non avere troppi giocatori e lavoreremo appena ci verrà data la possibilità di aprirci sul mercato in maniera più veloce”.
RITIRO – “Il ritiro è iniziato con i migliori propositivi perché sono iniziati tanti giocatori e un nuovo allenatore, insieme dovevano trovare una quadra. L’allenatore si è messo subito al lavoro, i ragazzi stanno provando le prime soluzioni e anche i primi disegni tattici del mister. Ci vuole tempo, percepiamo tanta concentrazione. Tanti ragazzi hanno tanta volontà, gli allenamenti sono molto forti. C’è tanto impegno, l’importante sarà capire quando questo gruppo riuscirà a percepire un gioco e farlo proprio”.
CALCIOMERCATO – “Siamo partiti accelerando per permettere al mister di avere abbastanza elementi per trovare una quadra, dall’altra tra un mercato che può essere bloccato dal non sapere quel giocatore di quella squadra che fine farà, che è di nostro interesse ma magari non l’ha capito l’altra squadra e il giocatore, dall’altra anche qualche uscita serve. E’ abbastanza impensabile poter programmare tenendoli tutti, ci sono anche rischi di tenersi giocatori e andare over budget e avere problematiche pesanti”.
PARTIPILO – “E’ sicuramente un giocatore della città che rappresenta la città, ha sempre dimostrato la volontà di tornare a Bari. Bisogna capire insieme al mister quanto potrebbe far parte di questo nuovo gruppo e del programma tattico, poi capiremo. I contatti non mancano, dobbiamo capire strategicamente come muoverci. Fa parte di quei giocatori che capiremo con strategie, uscite ed entrate se farà parte del programma oppure no”.
STRATEGIA – “Attivamente sto lavorando per attrarre dei partner esterni, sono già stato molto chiaro. Per quanto riguarda più spesa massima resa è una vostra supposizione, non si è visto come almeno tre, quattro squadre che hanno investito il massimo sono finite una in Serie C, una si è salvata dai playout per via del Brescia. La B insegna di come investendo tanto si possano trovare grandi tragedie. Non basta investire solo quello, ci vuole anche l’esperienza di chilometri di questa categoria. Vediamo franchisee importanti di questa categoria retrocedere o salvarsi la pelle all’ultima finale dei playout. Sulla non sostenibilità sono altri 19 presidenti, al forum che abbiamo avuto in confindustria, hanno detto la stessa cosa ed è anche lo stesso motivo per cui uno dei primi capitoli sarà la riforma dei campionati e anche un salary cup in Serie B. Altrimenti diventa insostenibile affrontare un campionato dove tanti giocatori hanno stipendi non di Serie B ed è difficile affrontarli anche da imprenditori privati e non solo da fondi che hanno bilanci in rosso pesanti”.
RIVOLUZIONE – “Se esistesse una regola perfetta datemela, le variabili sono imprevedibili. Abbiamo visto tantissime squadre cambiare di anno in anno, la differenza è che alcune squadre nella continuità hanno più giocatori che restano a bordo. Non è quella la soluzione che ti porta la differenza. Un anno fa uscivamo dai playout, ho dovuto cambiare tutto il comparto tecnico eppure, anche dopo una stagione così difficile, siamo riusciti a ripartire in poche settimane. Abbiamo affrontato un campionato dove abbiamo trovato tante quadre, poi peccato non essere riusciti ad arrivare ai playoff dopo esserci stati tutto l’anno. Il mestiere sta nel ricostruire, quest’anno mi sto prendendo un rischio per cercare di migliorare. E’ una sfida importante ma siamo preparati e pronti, molte volte la continuità può dare anche una stanca. Con questo nuovo gruppo magari troveremo linfa vitale nuova e una nuova formula che ci porterà ad avere molto successo”.
ABBONAMENTI – “Stiamo per annunciarla, a chi è scettico dico che in queste settimane stiano costruendo con grandissimo entusiasmo. Si è capito quanto il nuovo allenatore abbia la volontà e la lucidità e la bravura di costruire questo gruppo e portarlo ad avere un bel gioco. Se si è amanti della propria squadra e se si crede veramente di poter venire allo stadio per sostenerla, tornerà. E’ importante sostenere questo lavoro, questa squadra e questo allenatore“.
DELUSIONE DEI TIFOSI – “A me dispiace perché, giunto all’ottavo campionato, ci ho sempre messo la faccia e tanta passione, sacrifici e chilometri. Ho scelto anche una strada anche molto specifica rispetto al lavoro che stavo svolgendo ben sette anni fa quando ho iniziato questo percorso. Sono stato qui per lungo tempo, sono tornato dopo due giorni di cinema a Roma per stare vicino al gruppo. Seguo qualsiasi trattativa e qualunque aspetto anche da un punto di vista ambientale, qualunque calciatore arriva perchè sa che qui si lavora in maniera sana e giusta. Ci sono tanti dipendenti che la fanno proprio la passione, siamo un bel gruppo. Dispiace perché è come se tutto questo non arrivasse, lo capisco perché magari da fuori non si può comprendere tutto questo ma la garanzia è che non mollerò mai. Fino ad oggi abbiamo cercato di dare il massimo, se mi fossi stancato di tutte queste critiche non sarei venuto subito e rimasto in ritiro a lungo. E’ una continua sfida”.
NAPOLI – “Sto cercando di trovare un partner che possa potenziare il tutto ancor di più, come ho sempre detto i contatti non mi mancano così come le lingue per trovare accordi in maniera rapida. Ci vuole un po’ di tempo, è un progetto che deve raggiungere il massimo al di là dell’altra squadra. Siamo due amministratori unici separati e alla fine questo è sempre stato un percorso completamente separato. Sono stati otto anni di indipendenza e scelte fatte al di fuori di altre nature del gruppo. Ovvio se si possono trovare sinergie tra calciatori o contatti che si possono avere in giro per il mondo per portare questa squadra al massimo, ovviamente si fa“.
SAN NICOLA – “Secondo me chi ci vuole vedere del male è in malafede, abbiamo portato grandi artisti nazionali portando degli eventi che lo stadio non ha vissuto prima della mia era. Quando degli artisti citano Bari come una delle più grandi esperienze, sia di alto livello per la città. Nel mio interesse c’è sempre stato quello di raccontare Bari nel suo splendore, questi eventi portano business, economia che gira e immagini bellissime di uno stadio che rappresenta la città e girano per tutta l’Italia. E’ una bellissima opportunità e continueremo a farlo anche sul livello dell’internazionalità“.
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