💥 Bari, l’ex Amoruso senza mezzi termini: “Caserta non ha una squadra da allenare, servono altri 15 giocatori! Obiettivo? Ad oggi la salvezza, i De Laurentiis…” | OneFootball

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·3 de julio de 2025

💥 Bari, l’ex Amoruso senza mezzi termini: “Caserta non ha una squadra da allenare, servono altri 15 giocatori! Obiettivo? Ad oggi la salvezza, i De Laurentiis…”

Imagen del artículo:💥 Bari, l’ex Amoruso senza mezzi termini: “Caserta non ha una squadra da allenare, servono altri 15 giocatori! Obiettivo? Ad oggi la salvezza, i De Laurentiis…”

L’ex difensore del Bari, Lorenzo Amoruso, durante un’intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno ha detto chiaro e tondo, senza mezzi termini, ciò che secondo lui manca in questo momento alla piazza pugliese. Amoruso ha elogiato Caserta, ma non i De Laurentiis; anzi, gli attuali proprietari sono stati criticati con toni aspri. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti.

CASERTA – “Conosco bene Caserta. Ci ho giocato contro. A Catanzaro ha fatto estremamente bene. Un allenatore non è altro che un mezzo per migliorare la squadra, se hai a disposizione un gruppo con cui lavorare. E il Bari, al momento, non ce l’ha”.


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CALCIOMERCATO – “In pratica, non arriva ancora nessuno. Le squadre che salgono in A hanno sempre un parco giocatori con un buon mix tra giovani ed elementi esperti che conoscono la categoria o con un passato in A che permette di sapere come gestire un campionato stressante come la B. Bisogna sfruttare l’esuberanza dei giovani e la saggezza dei più anziani. Quando si gioca, l’allenatore è un subordinato. In campo ci vanno i giocatori. Per anni, Valerio Di Cesare ha salvato il Bari. Serve gente come lui, in grado di trasmettere l’importanza di giocare per la maglia e la città. Oltre alla gestione di certi momenti durante le partite”.

ESIGENZE – “Il problema è che il Bari non ha una squadra. Parlare di reparti ha poco senso. Più che rinforzare, devi costruire. I punti cardine devono essere il portiere, la difesa, due centrocampisti ed un attaccante centrale. Bisogna vedere come Caserta vorrà giocare e cosa la società gli ha promesso e gli metterà a disposizione”.

ARRIVI RITARDATARI – “Se i giocatori arrivano all’ultimo momento, diventa problematico per Caserta metterli insieme. Tra pochi giorni si parte per il ritiro. Servono almeno una quindicina di elementi”.

PROGETTO DE LAURENTIIS – “Il presidente ha detto che in tre anni vuole portare la squadra in A. Ipotizzo che vogliano farlo per guadagnare più soldi. Credo sia questa la loro intenzione. Non so se la tifoseria è d’accordo. Alla fine, parlano i fatti. Per salire, servono gli investimenti. Quello che si è visto l’anno scorso non è stato tanto normale. Vediamo cosa succede quest’anno. I recenti interventi di Luigi De Laurentiis e dei ds mi sembrano più di circostanza e mi fanno pensare all’urgenza di cedere nelle migliori condizioni. Non percepisco la volontà di fare una squadra forte o di avviare una campagna acquisti importante. Salire in A? Non è così facile”.

OBIETTIVO STAGIONALE – “Al momento, i biancorossi si collocano tra quelli che devono salvarsi. A meno che non si svolti totalmente nel mercato. Altrimenti, resti nel limbo e se tutto ti va bene resti fuori dalla zona retrocessione”.

TIFOSI – “Sento tanti amici di Bari. Dicono che vogliono rinunciare ad andare allo stadio. La gente è stanca e si rende conto che quello della proprietà non è un atteggiamento che soddisfa. Non si possono buttare soldi a destra e a sinistra, ma si può fare meglio rispetto agli ultimi due anni. Al momento, la frattura mi sembra difficile da sanare. L’unico modo è fare una campagna acquisti che possa per lo meno dare un po’ di soddisfazione alla gente. Cioè, lottare con le più forti per provare a salire. Se questo non avverrà, difficilmente la gente tornerà al San Nicola. Le conferenze stampa passate di Aurelio De Laurentiis non gli hanno fatto fare una bella figura agli occhi dei tifosi che, adesso, stanno ad aspettare per capire quello che succede. In questo momento, non riesco a vedere spiragli positivi”.

RITORNO – “Certo, ma non so chi e se arriverà qualcuno. L’attuale proprietà ha fatto capire di non gradire nessuna delle vecchie bandiere. Bari è Bari, non potrei mai dire di no”.

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