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·10 de septiembre de 2025

Bellomo una sorpresa, Pucino un caso: l’estate delle 2 bandiere biancorosse

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La stagione del Bari ha preso ufficialmente il via da qualche settimana, con la gara di Coppa Italia e le prime due giornate di Serie B. E tra novità, sorprese, addii e arrivi all’ultimo minuto, la rosa biancorossa è stata completata anche con la permanenza di due giocatori che sono in Puglia da diverso tempo: Raffaele Pucino e Nicola Bellomo. I due, verosimilmente, non ricopriranno un ruolo di primo piano nel progetto di Caserta. La loro presenza, però, dà continuità in spogliatoio ad un gruppo che, di continuità, ne ha vissuta decisamente poca negli ultimi anni.

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L’estate di Bellomo e Pucino

Pucino, tra il caos del rinnovo e i dubbi sulla permanenza

A inizio estate Raffaele Pucino era uno di quei calciatori il cui contratto sarebbe scaduto di lì a poco (e nella stessa situazione, tra gli altri, si trovava Bellomo). L’ex Salernitana, però, sembrava il principale candidato di questo elenco a restare in biancorosso, e infatti i contatti in questo senso sono iniziati sin da subito, a partire da maggio. Col passare dei giorni, delle settimane, tuttavia, l’ufficialità non arrivava. A ridosso della scadenza, è venuto fuori il perché: il contratto era stato già firmato e andava solo depositato, ma c’erano dei dubbi legati al potenziale impiego del difensore nel sistema a 4 di Caserta.

Alla fine, nel giro di un paio di settimane, le parti hanno trovato la quadra e Pucino ha ufficialmente rinnovato fino a giugno 2026. Ma non è finita qui: nonostante il rinnovo, infatti, la sua permanenza in biancorosso è sempre rimasta in bilico, in quanto il calciatore avrebbe potuto lasciare il capoluogo a zero in caso di offerte a lui gradite, un po’ come avvenuto con Maita e Benali.

Nel finale di questa vicenda, poi, questo scenario non si è concretizzato: il classe ’91 ha rifiutato un paio di proposte dalla C oltre che dalla B, e ha scelto di continuare la sua avventura a Bari, sebbene parta indietro nelle gerarchie rispetto a Dickmann. Fondamentale sarà il suo ruolo nello spogliatoio: da chioccia per i più giovani e da veterano per i più esperti. Si è rivoluzionato tutto, sì, ma Pucino ha risposto presente prendendo in mano le redini del nuovo Bari.

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Bellomo, le premesse di addio, poi il rinnovo

Verso la fine della stagione passata, anche il destino di Nicola Bellomo sembrava quello di lasciare il capoluogo pugliese. Lui, il figlio di Bari vecchia, è alla quarta parentesi biancorossa in carriera e ha sempre detto di voler concludere la sua carriera qui, a casa sua. Ma, con il contratto in scadenza a giugno e con una rivoluzione della rosa in programma, l’addio alla vigilia del calciomercato sembrava scontato. Anche perché, come rivelato da Magalini, c’erano stati interessamenti da parte di altre squadre – Salernitana su tutte – e l’ex Reggina avrebbe comunque continuato a giocare, a Bari o altrove.

E invece, a ridosso della scadenza del suo contratto, fu proprio Magalini ad ammettere: «Stiamo valutando la sua posizione, in quanto può essere un giocatore bandiera». E infatti, dopo le indiscrezioni, l’11 luglio è arrivata l’ufficialità: Nicola Bellomo firma con il Bari fino al 2026. Per lui, appunto, un ruolo da calciatore bandiera, che comunque non gli ha impedito di partire titolare nella suggestiva cornice di San Siro, contro il Milan.

Nel corso della stagione il suo contributo sarà probabilmente marginale in campo, ma essenziale in spogliatoio. D’altronde, chi meglio di lui potrebbe trasmettere ai nuovi arrivati l’importanza di tutto ciò che comporta avere quel galletto cucito sul petto?

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