Bergomi lancia la Juve: «Non so dove può arrivare, ma è a 4 punti dalla vetta e può lottare. Yildiz? Mi ricorda quel big di Serie A» | OneFootball

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·22 de diciembre de 2025

Bergomi lancia la Juve: «Non so dove può arrivare, ma è a 4 punti dalla vetta e può lottare. Yildiz? Mi ricorda quel big di Serie A»

Imagen del artículo:Bergomi lancia la Juve: «Non so dove può arrivare, ma è a 4 punti dalla vetta e può lottare. Yildiz? Mi ricorda quel big di Serie A»

Bergomi analizza la crescita bianconera con il nuovo tecnico ed esalta il talento turco paragonandolo a un big del campionato di Serie A

Dagli studi di Sky Sport, una voce autorevole del calcio italiano analizza il momento d’oro della Juventus dopo il successo nel big match. L’ex difensore e oggi apprezzato opinionista, Giuseppe Bergomi, si è soffermato sulla recente prestazione dei bianconeri contro la Roma, offrendo una lettura tattica che premia il lavoro svolto da Luciano Spalletti in questo primo ciclo di gestione. Lo “Zio” ha onestamente ammesso di aver nutrito inizialmente qualche perplessità sulla squadra, ma di aver visto ora un potenziale concreto che sta emergendo grazie a un’organizzazione tattica capace di esaltare le qualità nell’uno contro uno degli esterni.

SQUADRA – «È l’unica squadra che mi metteva sempre dei dubbi, vedevo un potenziale buono, per farci vedere qualcosa di diverso. Aspetto ad una controprova la Juventus, ha affrontato due squadre simili, che vanno uomo su uomo. La Juventus ha i giocatori giusti per mettere in difficoltà le squadre che cercano questo, come Conceicao e Yildiz. Spalletti l’ha studiata bene, la Juve mi è piaciuta. Non so dove possa arrivare, aspetto, ma sono passate 6 giornate ed è a 4 punti dalla vetta, certo che può lottare».


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Bergomi sottolinea come il tecnico toscano abbia preparato la gara perfettamente, scardinando il sistema difensivo avversario. Ma le parole più significative sono riservate al numero 10, Kenan Yildiz. Il talento turco viene descritto come un fattore determinante imprescindibile, capace di abbinare una struttura fisica importante a una tecnica raffinata, rendendosi utile anche in fase di non possesso.

YILDIZ – «Mai avuto dubbi sulle qualità tecniche e sul suo modo di giocare che a me piace tantissimo, nel saltar l’uomo nonostante sia 1,85 di altezza. E aiuta in difesa. Se lo coinvolgi, è uno che determina. Anche nelle giornate meno buono calcolo l’indice di pericolosità che uno ti mette, quando uno ha Yildiz io dall’altra parte sono sempre un po’ preoccupato, può sempre inventare la giocata, un po’ come succede per Leao».

Un’investitura pesante quella di Bergomi, che accosta la pericolosità costante di Yildiz a quella di Rafael Leao, evidenziando come la sua sola presenza in campo basti a creare apprensione nelle difese avversarie.

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