Bertolini: "Sarà una partita di battaglia da affrontare con rabbia e convinzione" | OneFootball

Verona - Le dichiarazioni del viceallenatore gialloblù Alberto Bertolini, rilasciate oggi all'antivigilia di Lecce-Hellas Verona, match valido per la 11a giornata di Serie A Enilive 2025/26, in programma sabato 8 novembre alle ore 15, allo stadio 'Via del Mare' di Lecce.

Mister, fa ancora più rabbia oppure è sorpassato il fatto che la UEFA abbia dato ragione a Doveri sull'episodio dell'ammonizione a Bisseck? “L'episodio è superato, già a fine partita abbiamo voltato pagina. Dobbiamo pensare solo alla difficile gara di Lecce. L’episodio per noi era chiave, ma l’abbiamo già archiviato, concentrandoci subito sulla partita di sabato”.

Quali giocatori recuperate? “Recuperiamo Al-Musrati e Núñez. Sono in dubbio Serdar e Yellu: il primo per il trauma di Como, il secondo per un risentimento”.

Il Verona sarebbe ottavo in classifica per gli expected points. Perché non riuscite a raccogliere quanto dovreste? “Probabilmente c’è una spiegazione. Noi dobbiamo fare di più, non appellarci solamente alla sfortuna: dobbiamo essere più attenti e concentrati. Ma abbiamo grande fiducia e convinzione nel continuare con la nostra identità, migliorando i dettagli e cercando la prima vittoria già a Lecce. È normale che contino i punti che hai e non quelli che meriti, quindi dobbiamo lavorare per stravolgere questa situazione".

Una difesa che è stata molto rinforzata rispetto all’anno scorso è comunque tra le peggiori della Serie A… “Probabilmente ci manca un po’ di costanza nei 90 minuti, con dei cali che gli avversari capitalizzano al massimo, e questa può essere una spiegazione. Non dobbiamo commettere quei piccoli errori in cui gli avversari ci puniscono. Detto questo sappiamo di star facendo delle buone prestazioni e continuiamo ad essere fiduciosi per il continuo del nostro campionato".

La squadra come ha risposto dal punto di vista emotivo dopo la sconfitta con l’Inter, avete lavorato sull'aspetto mentale della squadra? “Lavoriamo spesso sull’aspetto mentale, sia individuale che collettivo. Non possiamo perdere fiducia nel nostro lavoro. Vogliamo continuare con buone prestazioni, ma con la rabbia e la convinzione di poter portare a casa più punti, che sono quelli che contano”.

Il Lecce arriva da una bella vittoria a Firenze: come lo si affronta? “Con convinzione, con rabbia e sapendo di affrontare una squadra in salute, che ha messo in difficoltà il Napoli e ha vinto a Firenze. Ci aspetta una partita difficile, ma noi siamo pronti. È la prima di un trittico complicato, ma siamo convinti di poter fare una grande gara, cercando la prima vittoria già da subito”.

Ti immagini una partita più simile a quella con il Pisa o a quella con la Cremonese? “Sarà una partita di battaglia, dove dovremo rispondere colpo su colpo con aggressività. Dobbiamo essere attenti per tutta la partita, con la fame di far gol. Noi siamo convinti di poter vincere, anche se sarà una partita piena di insidie, ma noi abbiamo più rabbia di loro e vogliamo invertire questo trend”.

Che funzione hai nella coppia con mister Zanetti? “Nello staff siamo in tanti ad aiutare il mister. Durante la partita cerchiamo di trasferirgli ciò che vediamo con la massima lucidità, ma a lui spetta sempre la decisione finale. Durante la settimana lo supportiamo dove non riesce ad arrivare. Lavoriamo insieme da tanto tempo e cerchiamo di essergli d’aiuto”.

A Lecce confermate la difesa vista con l’Inter? “Abbiamo molte opzioni, con tanti giocatori che hanno giocato bene. Questo alza la competitività della difesa ed è quello che cerchiamo anche dagli altri reparti. Tutti devono essere pronti, sia per 90 minuti che per pochi”.

C’è il rischio di perdere Serdar per più giornate? “Gli esami strumentali non sono ancora stati effettuati, a causa del trauma post-Como. Vediamo come va la sua ripresa: gli esami saranno fatti quando sarà necessario. Aspettiamo la prossima settimana per avere informazioni più certe”.

A che percentuale fisica è Harroui? “Harroui è un giocatore importante che viene da un infortunio lungo e difficile. Ha bisogno di giocare e di tempo per tornare alla migliore condizione. È comunque a disposizione ed è un possibile titolare: anche se dovesse solo subentrare, tutti devono essere pronti. Abbiamo tanti giocatori forti che possono dare il loro contributo”.

Nelsson è tornato a essere convocato dalla Danimarca: è lui il leader della difesa? “Siamo contenti della sua convocazione. Veniva da un periodo in cui aveva giocato poco, ma ora sta fornendo ottime prestazioni. Serve però l’apporto di tutti, sia di chi parte titolare che di chi gioca meno".

Si parla poco delle assenze: quanto è mancato un giocatore come Al-Musrati? "Ha inciso, perché Al-Musrati è un giocatore importante, con esperienza e un passato di alto livello. L’infortunio l’ha tenuto fuori per un po’, ma siamo certi che potrà darci una grande mano”.