Inter News 24
·1 de diciembre de 2025
Biasin sospira: «L’Inter vince una gara sporca col Pisa, è una benedizione e vi spiego il motivo»

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·1 de diciembre de 2025

Ospite negli studi di Pressing, il giornalista Fabrizio Biasin ha analizzato la preziosa vittoria ottenuta dall’Inter nella difficile trasferta di Pisa. I nerazzurri, guidati dalla doppietta decisiva di Lautaro Martinez, hanno strappato tre punti fondamentali all’Arena Garibaldi, pur senza brillare dal punto di vista estetico.
Biasin ha accolto con grande favore questo successo “sporco”, sottolineando un paradosso rispetto alle recenti uscite della Beneamata. Se contro il Milan e l’Atletico Madrid la squadra di Cristian Chivu aveva offerto ottime prestazioni raccogliendo però zero punti, in Toscana è accaduto l’opposto. Secondo l’opinionista, il fatto che il club di Viale della Liberazione sia riuscito a vincere pur giocando una partita non all’altezza degli standard degli ultimi anni rappresenta una vera e propria “benedizione”, segnale di maturità e concretezza.
Il focus si è poi spostato sul capitano argentino. Biasin ha difeso a spada tratta il “Toro”, evidenziando come spesso critica e tifosi ricordino solo gli errori sotto porta, dimenticando le numerose gare in cui l’attaccante risulta il migliore in campo anche senza segnare. Citando prestazioni passate di alto livello in contesti europei pesanti, il giornalista ha ribadito lo status di leader assoluto di Lautaro, che con la fascia al braccio ha sempre dimostrato il suo valore.
SULL’INTER – «Sono contento oggi perché l’Inter, anche se non ha giocato una buona partita, del suo livello – come aveva fatto con Atletico Madrid e Milan ma punti zero – oggi ha giocato una partita sporca non da Inter degli ultimi anni ha portato a casa tre punti. Questa è la benedizione, che l’Inter possa portare a casa dei punti anche non giocando bene come ha fatto a Pisa».
SU LAUTARO – «Ci si ricorda spesso delle partite che sbaglia, ma non ci si ricorda delle partite in cui pur non avendo segnato è stato tra i migliori in campo. Anche quando la posta in palio era elevatissima, penso col Bayern al ritorno l’anno scorso, con il Barcellona. Questo ragazzo è un leader e con la fascia da capitano lo ha sempre dimostrato».









































