Bisseck: «Gol a Bologna? Alla gente piace parlare, smentisco una cosa sul Roda» | OneFootball

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Inter News 24

·11 de noviembre de 2025

Bisseck: «Gol a Bologna? Alla gente piace parlare, smentisco una cosa sul Roda»

Imagen del artículo:Bisseck: «Gol a Bologna? Alla gente piace parlare, smentisco una cosa sul Roda»

Le parole di Yann Bisseck, difensore tedesco dell’Inter, sulla situazione attuale in nerazzurro dopo l’inizio di stagione. Tutti i dettagli

Yann Bisseck ha parlato a Wheel Talks della sua carriera nel calcio.

ASCESA NEL CALCIO – C’è sempre qualcuno che non crede in te: ci sono tanti film in cui il protagonista non viene fuori subito: ma col duro lavoro, con la dedizione devi crederci e avere un po’ di fortuna. E poi c’è sempre un allenatore che ti cambia la vita: per me è stato l’allenatore dell’under 17. E ora sono qui all’Inter, non posso lamentarmi. Il mio colpo di testa preferito? Dieci anni fa nell’under 14, è il mio preferito. Da professionista? Tutti i colpi di testa li ho fatti da giovane: prendo quello col Cagliari in casa. Il mio esempio? Sarò banale, sceglierei mio padre: ma visto che parliamo di calcio, quando ero giovane mi piaceva Jerome Boateng per come giocava, mi ispiravo a lui. Ma non sono un grande appassionato di calcio. Forse Lilian Thuram. Cosa mi piace di Milano? I ristoranti forse: ce ne sono tanti buoni. Io so cucinare, se provi il mio pollo teriyaki, non andrai mai più in un ristorante giapponese. Gli inizi della mia carriera? Non i ricordi migliori. L’inizio è stato buono, ho giocato la prima partita con la squadra della mia città, Colonia, a 16 anni: è stato bello perché era come se non fossi preparato.


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ESPERINZA ALL’INTER – Poi ho giocato altre 2-3 partite e poi è iniziata la routine dell’underdog: ma devi prevalere, avere fortuna, incontrare brave persone e ora sto vivendo la mia migliore vita da calciatore. Roda? C’è un articolo che dice che l’ultimo giorno non mi sono presentato: e quando tutti se ne se stavano andando mi sono presentato per ritirare 400 euro. Questo non è mai successo, io ci sono stato dal giorno uno fino all’ultimo: mi sono divertito molto. La mia esultanza con Carlos Augusto? L’avevamo pianificata il giorno prima: mi piacciono le esultanze legate al basket. E festeggiano dopo ogni punto: nel calcio c’è quasi un gol a partita, devi sfruttarlo al meglio. Era il mio primo: erano le mie sensazioni ma la gente vuole sempre parlare di qualcosa.

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