Calcio e Finanza
·3 de septiembre de 2025
Blitz in Egitto, chiusa Streameast: la piattaforma pirata più grande al mondo

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·3 de septiembre de 2025
Streameast, la più grande piattaforma illegale al mondo di streaming sportivo, è stata chiusa dopo un’indagine durata un anno. A riportarlo è l’Alliance for Creativity and Entertainment (ACE) in una nota.
La rete di 80 domini non autorizzati ha generato 1,6 miliardi di visite complessive nell’ultimo anno, fornendo accesso gratuito a eventi sportivi globali e alle partite dei principali campionati di calcio europei, tra cui Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga, la Ligue 1 e la Primeira Liga portoghese.
La rete di pirateria forniva inoltre accesso illecito alle competizioni per club UEFA (Champions League, Europa League ed Europa Conference League, tra le altre) e alle qualificazioni internazionali per i Mondiali e gli Europei, la UEFA Nations League e la Copa America. Anche la Major League Soccer (MLS) statunitense e le competizioni di coppa nazionali figuravano tra gli eventi trasmessi illegalmente.
L’operazione, condotta insieme alle autorità egiziane, si è svolta domenica 24 agosto per interrompere la posizione dominante di Streameast nel mercato dello streaming illegale su segnalazione proprio dell’ACE, la coalizione di 50 organizzazioni dei media e dell’intrattenimento tra cui Amazon, Apple TV+, Netflix e Paramount. Il traffico verso il sito raggiungeva una media di 136 milioni di visite mensili, con domini provenienti principalmente da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Filippine e Germania.
«ACE ha ottenuto una vittoria clamorosa nella lotta per individuare, scoraggiare e smantellare i responsabili criminali della pirateria digitale: eliminando la più grande piattaforma illegale di sport in diretta al mondo», ha dichiarato Charles Rivkin, presidente di ACE e presidente e CEO della Motion Picture Association (MPA).
«Con questa azione storica, abbiamo segnato un grande punto a favore delle leghe sportive, delle società di intrattenimento e dei tifosi di tutto il mondo. E la nostra alleanza globale resterà in campo finché sarà necessario per individuare e colpire i più grandi network di pirateria a livello mondiale», ha concluso Rivkin.
Nel corso dell’operazione sono stati arrestati due uomini con l’accusa di violazione del copyright a El-Sheikh Zaid, nel governatorato di Giza in Egitto — circa 30 km a ovest de Il Cairo. Durante il blitz, le autorità hanno sequestrato laptop e smartphone sospettati di essere utilizzati per gestire i siti.
Oltre al sequestro di denaro contante e diverse carte di credito, gli investigatori hanno scoperto collegamenti con una società di comodo negli Emirati Arabi Uniti presumibilmente usata per riciclare 6,2 milioni di dollari di ricavi pubblicitari dal 2010, oltre a ulteriori 200.000 dollari in criptovalute. Sono inoltre sospettati acquisti di proprietà immobiliari in Egitto con i proventi illeciti.
«Smantellare Streameast è una grande vittoria per tutti coloro che investono e dipendono dall’ecosistema dello sport dal vivo –, ha dichiarato Ed McCarthy, COO del gruppo DAZN, parte della collaborazione ACE –. Questa operazione criminale stava sottraendo valore allo sport a ogni livello e metteva a rischio i tifosi di tutto il mondo».
«Questa azione ha smantellato rapidamente quella che era la più grande operazione di streaming sportivo illegale al mondo, e ringrazio le autorità egiziane per la collaborazione – ha dichiarato Larissa Knapp, vicepresidente esecutivo e chief content protection officer della MPA, uno dei principali contributori dell’iniziativa ACE –. È l’ulteriore prova che nessuna rete di pirateria è al di fuori della portata di un’azione globale coordinata».