Bologna Sport News
·10 de noviembre de 2025
Bologna, esame Napoli superato: l’esordio di Pessina ed il tifo rossoblu

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·10 de noviembre de 2025

pIl Bologna ha battuto il Napoli e conferma la sua caratura di squadra europea: l’importanza del turn over sulla gara, l’esordio di Pessina e l’effetto del Dall’Ara
Appena una settimana fa scrivevo che non era semplice vincere a Parma (che in questo turno ha fermato il Milan in corsa per chissà quale traguardo) in considerazione dei recenti risultati del Bologna di Vincenzo Italiano acquisiti in circostante cosiddette discutibili e sfortunate.
I pareggi con Fiorentina, Torino e Brann potevano lasciare il segno nel gruppo (si chiama sfiducia) e invece contro il Napoli si è vista una squadra energica e consapevole nei propri mezzi, come peraltro auspicavano alla vigilia i numerosi supporters rossoblù.
Al di là della sontuosa vittoria sui Campioni d’Italia, direi la più avvincente della stagione, che porta al decimo risultato utile consecutivo, compreso le tre partite di coppa, oltre al consolidamento nella classifica di vertice, sottolineo come questa squadra riesca a portare allo stadio tanta gente entusiasta (con i partenopei 33174 paganti compreso gli ospiti) e consapevole della forza dei loro beniamini.
Andare allo stadio leggeri e spregiudicati nell’animo aiuta anche a socializzare. Qualsiasi cosa accada, nel tempio storico del calcio italiano, si prende nella giusta misura. Questo traspare frequentando il “Dall’Ara”.
La partita con il Napoli, avevo scritto alla vigilia, aveva tutti i crismi per essere una sorta di spartiacque per questa primissima parte di campionato. E non solo per il Bologna. Ma partite come quella di ieri aiutano a comprendere la maturità di una squadra a scapito dell’altra. Il Bologna esce premiato a pieni voti mentre rimanda alle prove di maturità la squadra di Antonio Conte.

Bologna, esame Napoli superato: l’importanza del turn over (Ansa Foto) – BolognaSportnews
La vittoria dei rossoblù contro gli azzurri – chiara ed inequivocabile – ancora una volta pone l’attenzione sul turn over dei felsinei, ieri protagonista con sei undicesimi diversi rispetto alla partita giocata giovedì con il Brann, che salgono a sette se consideriamo che il nazionale polacco Skorupski si arrende ad un risentimento muscolare dopo appena 4 minuti di gioco, permettendo al diciassettenne Massimo Pessina l’esordio in serie A.
Turn over benedetto se pensiamo come l’entrata di Cambiaghi nel secondo tempo (subentra all’infortunato Rowe) abbia letteralmente cambiato la partita dando linfa vitale alla manovra dei rossoblù. Il ragazzo di Monza – convocato in Nazionale in itinere dopo l‘infortunio di Kean – è stato protagonista anche a Parma affidando a Miranda la palla dell’1-3. Va detto che il turn over si può fare se si ha una rosa ampia e competitiva e se i giocatori assumono consapevolezza sull’importanza del collettivo rispetto all’individualità.
A proposito di Massimo Pessina, già ribattezzato il nuovo Gladiatore del Dall’Ara, è opportuno ricordare che ha mosso i primi passi nell’Olginatese e indossato i guantoni nell’AlbinoLeffe, allora in serie C, prima di passare nel 2021 al settore giovanile del Bologna su intuizione dell’allora responsabile del settore giovanile Daniele Corazza.
Pessina si svincola dall’AlbinoLeffe e passa in rossoblù a parametro zero. “Massimo ha una grandissima potenzialità, racconta Corazza, oggi responsabile scouting all’Ascoli; è un atleta fisicamente esplosivo e bravissimo fra i pali, coraggioso nelle uscite e gioca dal basso senza alcuna remora”.

Massimo Pessina e l’esordio assoluto in A: il paragone con un ex Bologna (Ansa Foto) – BolognaSportnews
Pessina cresce all’ombra degli istruttori Denis Biavati, Luca Vigiani, Paolo Magnani e Leonardo Colucci oggi vice di Baroni al Torino, e sotto la formazione specifica del preparatore dei portieri Andrea Sentimenti. Pessina, che è nativo di Alzano Lombardo, come il bomber Beppe Signori, non svetta in altezza, infatti è 1,86, e ricorda tanto il belga Gillet, alto 181 centimetri, al Bologna nella stagione 2011-2012 sotto la guida Pioli.
Il destino ha lanciato il ragazzo lombardo nell’epopea del grande calcio in modo del tutto casuale, se consideriamo il forfait dello sfortunato secondo Ravaglia, infortunatosi nella rifinitura di sabato.
Infine, torno a parlare del pubblico presente al “Dall’Ara”, splendido come sempre a sostenere la squadra, nonostante il divieto della Questura di Bologna a esibire sugli spalti ‘striscioni, bandiere, tamburi e lanciacori sulle balaustre’, imposto dopo la coreografia pirotecnica di giovedì sera in occasione di Bologna-Brann, non autorizzata dal comune.
Per dovere di cronaca è opportuno sapere che gli spettacoli pirotecnici devono essere autorizzati dal comune previo l’attivazione di una commissione tecnica territoriale per le materie esplodenti, che poi procede con un sopralluogo dedicato e acquisisce (in quella sede) la documentazione dalla quale si evince l’idoneità dei fuochi e del luogo in cui saranno esplosi.
Si tratta, per essere chiari, di una questione di ordine pubblico e queste autorizzazioni sono rilasciate a tutela degli organizzatori stessi e del pubblico presente all’evento. Per fare un esempio, il Comune di Casalecchio di Reno si attiva in tal senso per tutti i concerti che si svolgono all’UNIPOL Arena.
Vado al dunque per dire che non possiamo negare come la coreografia organizzata ed esibita alla perfezione dalla Curva Andrea Costa è stata ammirevole per la sua spettacolarità e per l’effetto emozionale ottenuto sull’intero stadio, tifosi di casa e non, e anche sui media chiamati a raccontare l’evento.
Peraltro una coreografia di tale portata è anche impegnativa sul piano economico. Dall’altro canto forse bastava una maggiore comunicazione degli organizzatori e la società del Bologna, già attiva su questo fronte con specifiche coreografie atte ad allietare il pubblico in ogni incontro. Concertare avvolte aiuta.









































