Bologna-Genoa: la convivenza tra Orsolini e Bernardeschi fa sorgere un problema | OneFootball

Questo pomeriggio Italiano ha optato per giocare con Bernardeschi trequartista centrale al fianco di Orsolini. Questo crea però una problematica

Al termine di una partita piuttosto complicata, il Bologna ha la meglio sul Genoa grazie al rigore in extremis di Orsolini. Per il numero sette il match non è stato tra i migliori della sua carriera, nonostante ciò è riuscito ad essere decisivo. L’esterno italiano ha avuto al suo fianco oggi Federico Bernardeschi, scelto da Italiano come trequartista centrale al posto di Odgaard, ancora non al top della condizione. La convivenza tra i due ha però messo in luce una problematica.

I due in campo insieme: il dettaglio che non è passato inossorvato

Infatti, soprattutto nel primo tempo, è stato piuttosto lampante come molto spesso Orsolini e Bernardeschi, entrambi mancini, siano finiti per pestarsi i piedi. Troppe volte il numero dieci si è infatti allargato sul centro destra, zona del numero sette, costretto a muoversi sul corridoio centrale per cercare la verticalità. Questo ha comportato una notevole difficoltà nel trovare le corrette posizioni e i giusti spazi per essere pericolosi.

I due in campo insieme: il dettaglio che non è passato inossorvato. Bologna Sport News (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

Quello che però spesso chiede Italiano al trequartista centrale, vedasi Odgaard la passata stagione, è quello di agire al ridosso della punta, attaccando l’area per costringere un centrocampista avversario a seguire il taglio. E questo si è visto poco, sono stati infatti tanti i movimenti verso l’esterno di Bernardeschi, il quale nel primo tempo ha provato a mettere da quella posizione diversi spioventi, ma senza successo.

La conseguenza è stata però che Orsolini si è visto molto poco, e che spesso i due occupando la stessa zona di campo, facilitavano il lavoro dei difensori del Genoa, i quali occupando solo una zona di campo marcavano due giocatori. Se questo esperimento vorrà essere riproposto negli appuntamenti futuri, serviranno sicuramente degli accorgimenti tattici importanti. Seppur la convivenza tra i due stuzzichi da un punto di vista tecnico, per il momento non è ancora efficace. Infatti l’uscita dal campo del numero dieci ha liberato maggiore spazi in fascia anche allo stesso numero sette e alla fine la buona sorte ha dato allo stesso attaccante il pallone per vincere la partita.

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