Bonny incanta il suo ex allenatore Chauvin: «Ange-Yoan ha un talento incredibile. E’ un 10 nel corpo di un 9» | OneFootball

Bonny sta sorprendendo tutti, ma non il suo ex allenatore Chauvin. Il francese racconta alcuni aneddoti sul numero 14 dell’Inter

Ange-Yoan Bonny si sta rivelando una delle più grandi sorprese della nuova Inter di Cristian Chivu. Con 4 gol e 4 assist finora, l’attaccante francese sta mostrando di poter essere un punto di riferimento per la squadra nerazzurra. Nonostante inizialmente fosse considerato un centravanti non convenzionale, Bonny ha stupito per la sua incredibile abilità tecnica, che gli consente di giocare con entrambi i piedi e di essere estremamente versatile.

Un talento sorprendente e ibrido

L’x allenatore di Bonny nella nazionale francese Under 19 Landry Chauvin ha elogiato le sue qualità uniche, sottolineando come il giovane attaccante, pur avendo il corpo di un numero 9, possieda le qualità di un numero 10. Bonny si distingue per la sua eleganza e la facilità con cui gestisce la palla, spesso prendendo il controllo del gioco con dribbling precisi o passaggi intelligenti. Sebbene in grado di giocare da solo in attacco, l’attaccante francese si esprime al meglio quando affiancato da un altro giocatore offensivo, dimostrando di essere un vero e proprio talento ibrido.

Le dichiarazioni di Chauvin, raccolte da Footmercato:

BONNY – «Mette sempre la squadra al primo posto, sta crescendo. È un ragazzo grande e forte, non è affatto il tipo di centravanti che inizialmente preferivo. Eppure, in campo, è incredibilmente dotato tecnicamente, davvero sorprendente. Piede destro, piede sinistro. Pensavo che avrebbe avuto bisogno di più tempo, che gli inizi sarebbero stati difficili. Ma è riuscito ad adattarsi perfettamente a quello che oggi è uno dei club più importanti d’Italia. È un numero 10 nel corpo di un numero 9. È importante capirlo per analizzare Bonny. È un attaccante elegante che ha questa facilità con la palla al piede, che gli permette a volte di prendere il controllo del gioco, di dettare le azioni con i suoi dribbling o i suoi passaggi. Gli piace partecipare al gioco, ma soprattutto, sa come farlo. Ha mostrato le sue qualità quando gioca da solo in attacco, ma Bonny è un giocatore ibrido, ancora più a suo agio quando ha un altro attaccante al suo fianco».