Braccio Joao Mario, Marelli analizza l’episodio in Verona Juve: «Considerando la posizione dell’avversario poteva essere considerato come un tocco inaspettato…» | OneFootball

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·20 de septiembre de 2025

Braccio Joao Mario, Marelli analizza l’episodio in Verona Juve: «Considerando la posizione dell’avversario poteva essere considerato come un tocco inaspettato…»

Imagen del artículo:Braccio Joao Mario, Marelli analizza l’episodio in Verona Juve: «Considerando la posizione dell’avversario poteva essere considerato come un tocco inaspettato…»

Braccio Joao Mario, Marelli analizza l’episodio in Verona Juve e va contro corrente: ecco cosa ha detto

Un episodio destinato a far discutere in Verona Juve, che cambia l’inerzia della partita e riapre i giochi al Bentegodi. Il calcio di rigore concesso all’Hellas Verona sul finire del primo tempo contro la Juventus ha generato non poche polemiche, alimentate dall’analisi in diretta su DAZN dell’ex arbitro Luca Marelli, apparso molto perplesso sulla decisione presa dal direttore di gara dopo l’On-Field Review.

PAROLE«C’è stato un tocco di braccio di Joao Mario che si è visto precipitare il pallone mentre il braccio era in chiusura ma potrebbe essere OFR, a mio parare considerando la posizione del Verona davanti potrebbe essere considerato inaspettato».


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Il tocco di braccio di Joao Mario è stato punito, ma la dinamica dell’azione, secondo l’analisi di Marelli, avrebbe dovuto portare a una valutazione differente. L’esperto arbitrale si è concentrato su un aspetto fondamentale del regolamento attuale: la deviazione ravvicinata che rende il pallone “inaspettato” per il difensore.

Braccio Joao Mario: la dinamica del tocco

Secondo la ricostruzione, il pallone è carambolato sul braccio dell’esterno della Juventus solo dopo essere stato deviato da un giocatore del Verona a distanza molto ravvicinata. Questo elemento è cruciale, perché rende di fatto impossibile per Joao Mario prevedere la traiettoria e, di conseguenza, ritrarre il braccio in tempo utile.

A questo si aggiunge la postura del giocatore bianconero. Marelli ha sottolineato come il braccio di Joao Mario fosse in un movimento congruo, “in chiusura” verso il corpo, e non in una posizione innaturale volta ad aumentare il volume. La combinazione di questi due fattori – pallone inaspettato e movimento congruo – avrebbe dovuto, secondo l’interpretazione di Marelli, portare l’arbitro a non concedere il calcio di rigore. La decisione di richiamare il direttore di gara al monitor (OFR) e la successiva assegnazione del penalty rappresentano quindi una scelta molto severa, che ha permesso all’Hellas di trovare un pareggio insperato e che lascia ampi margini di discussione.

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