Braglia sicuro prima di Juve Torino: «Il Derby è sempre il derby». Poi la critica alla dirigenza sulla rosa bianconera è nettissima | OneFootball

Braglia netto su Juve Torino, l’ex portiere analizza il derby: serve continuità. La Champions è vitale per le casse. Dubbi su Di Gregorio

L’ex portiere Simone Braglia è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Maracanà, per analizzare i temi caldi in casa Juventus, a cominciare dal derby contro il Torino e dal paragone, fatto da Andrea Cambiaso, tra Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri.

Braglia ha sottolineato l’importanza della stracittadina. Ha definito il derby una partita che può dare quella continuità di cui la Juventus ha un disperato bisogno in questo momento della stagione. L’avversario, il Torino, è definito importante, perché i granata con le big hanno sempre disputato partite degne di nota.

Secondo l’ex portiere, una vittoria nel derby può dare fiducia alla squadra nella lotta per le prime posizioni. Può essere un bel viatico di entusiasmo e ridare felicità a un ambiente che l’aveva persa ultimamente.

L’opinionista ha poi affrontato la tesi secondo cui un’uscita dalla Champions League potrebbe favorire la corsa Scudetto. Braglia ha respinto con forza questa idea. La Juventus non può permettersi di uscire dalla Champions. È da troppo tempo fuori da un certo giro, e la competizione è fondamentale per risanare le casse del club.

Braglia sulla Champions, l’obiettivo minimo sono i playoff: uscire inficerebbe il morale

Simone Braglia ha poi espresso una critica a sorpresa, diretta al portiere Michele Di Gregorio. L’ex giocatore ha ammesso di non vedere credibilità nei suoi confronti, né quell’affidabilità che ci si aspetterebbe da un portiere della Juventus. Ha ammesso che Di Gregorio è un portiere di prospettiva, anche alta, ma ha sottolineato che non è semplice giocare nella Juve e che al momento vede troppe perplessità sul suo rendimento.

Riguardo al cammino europeo, Braglia non crede che la rosa della Vecchia Signora sia attrezzata per poter arrivare lontano. Tuttavia, la qualificazione ai playoff è l’obiettivo minimo.

Ha spiegato che Spalletti e il suo staff hanno il compito di rivalutare il capitale umano e tornare a vincere qualcosa. Un’uscita immediata dalla Champions non permetterebbe tutto questo. Al contrario, un’eliminazione precoce inficerebbe anche sul morale del gruppo in campionato, compromettendo l’intera stagione.

SIMONE BRAGLIA – «Il derby è sempre il derby, è una partita che ora può dare quella continuità di cui la Juve ha bisogno. Incontra un avversario che con le big ha sempre fatto una partita degna di nota. E’ un avversario importante. Se vince, può darti fiducia nel lottare per le prime posizioni. Può essere un bel viatico di entusiasmo, può ridare felicità a un ambiente che l’aveva persa ultimamente. La Juve non può permettersi di uscire dalla Champions. E’ fuori da troppo tempo da un certo giro, importante per risanare le casse del club. Non ha la rosa per poter arrivare lontana ma la Juve non può permettersi di uscire dalla Champions. Non vedo una credibilità nei confronti di Di Gregorio. Non vedo nei suoi confronti quell’affidabilità che invece da. E’ un portiere di prospettiva, anche alta. Poi ovvio, non è semplice giocare nella Juve. Ma vedo troppe perplessità nei suoi confronti. Non tanto lontano, ma almeno qualificarsi ai playoff. Oggi punta su uno staff che deve rivalutare il capitale umano, l’allenatore deve rivalutare i calciatori e deve tornare a vincere qualcosa. Uscire fuori dalla Champions non ti permette tutto questo. Se esci subito, inficia anche sul morale in campionato».

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