Bremer allo scoperto sul suo infortunio: «A primo impatto ero arrabbiato, ma dopo mi sono detto questa cosa». Retroscena del numero 3 della Juve! | OneFootball

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·10 de septiembre de 2025

Bremer allo scoperto sul suo infortunio: «A primo impatto ero arrabbiato, ma dopo mi sono detto questa cosa». Retroscena del numero 3 della Juve!

Imagen del artículo:Bremer allo scoperto sul suo infortunio: «A primo impatto ero arrabbiato, ma dopo mi sono detto questa cosa». Retroscena del numero 3 della Juve!

Bremer, intervistato da Small Talks, ha raccontato così il suo infortunio al crociato. Le parole del difensore della Juventus

Un infortunio che lo ha temprato, una difficoltà che lo ha reso ancora più forte. Gleison Bremer, nel corso di un’intervista al format “Small Talks”, è tornato a parlare del grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi un anno, svelando come ha trasformato un momento di grande difficoltà in un’opportunità di crescita.

Dalla rabbia alla reazione: “Dovevo guardare il positivo”

La diagnosi, arrivata a inizio della scorsa stagione dopo il Lipsia, è stata una doccia fredda. «A primo impatto ero arrabbiato», ha confessato il difensore brasiliano. «Sapevo non sarebbe stato semplice». Ma dopo lo sconforto iniziale, è scattata la reazione del campione. «Mi sono detto che dovevo guardare il positivo e come uscire meglio da questo infortunio».


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La mentalità dei grandi

È stato proprio durante i lunghi mesi di riabilitazione che Bremer ha forgiato la sua nuova mentalità da leader. «Dopo l’infortunio ho imparato ancora di più: i grandi giocatori e i grandi atleti avevano una mentalità vincente. L’allenamento è come la partita. Quindi devi fare così».

Un cambio di approccio che lo ha reso ancora più forte, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Oggi, il nuovo vice-capitano della Signora è il leader indiscusso della difesa di Igor Tudor, un giocatore che non si limita a essere un muro invalicabile, ma che trasmette sicurezza e una mentalità vincente a tutto il reparto.

La Vecchia Signora si gode il suo campione ritrovato. L’infortunio è ormai solo un brutto ricordo. A restare, è la consapevolezza di aver recuperato non solo un difensore di livello mondiale, ma un uomo e un leader ancora più forte di prima.

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