Buffon senza peli sulla lingua: «Mai visto contestare una nazionale al 55′, mi sono vergognato. Sembra ci si diverta a punzecchiare sempre» | OneFootball

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·27 de noviembre de 2025

Buffon senza peli sulla lingua: «Mai visto contestare una nazionale al 55′, mi sono vergognato. Sembra ci si diverta a punzecchiare sempre»

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Buffon critica la contestazione al 55′ contro la Norvegia: serve unità per raggiungere il Mondiale del 2026, non bisogna creare zizzania. Le parole

La disfatta di San Siro, con l’Italia travolta per 1-4 dalla Norvegia nell’ultima gara del girone di qualificazione, ha lasciato ferite profonde non solo in classifica, ma anche nell’animo di chi ha scritto la storia azzurra. Il clima ostile respirato allo stadio, con la contestazione esplosa ben prima del fischio finale, ha colpito duramente Gigi Buffon. L’ex portiere e capitano della Juventus, oggi membro fondamentale dello staff azzurro, è intervenuto negli studi di DAZN per esprimere tutto il suo disappunto verso l’atteggiamento tenuto da una parte della tifoseria.

Buffon non ha usato mezzi termini per descrivere la sua delusione, focalizzandosi in particolare sulla tempistica della protesta. Secondo l’ex numero uno, fischiare la squadra quando la partita è ancora in corso e c’è margine per recuperare è un atto di autolesionismo che non ha precedenti nella sua lunghissima carriera.


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FISCHI INGIUSTIFICATI – «Non ho mai visto una Nazionale al 55′ incominciare a essere insultata e contestata. È un qualcosa che non ho mai visto, mi sono vergognato perché puoi fischiarla al 90′ ma non a metà partita.»

Buffon Italia, l’appello per i playoff: basta creare disturbo

L’analisi di Buffon va oltre il singolo episodio e tocca un tema culturale che sembra affliggere l’ambiente azzurro. Il Capo Delegazione ritiene che manchi un approccio costruttivo verso l’obiettivo comune, ovvero la qualificazione al Mondiale 2026. L’atmosfera di “zizzania” e le continue punzecchiature rischiano di contaminare il percorso della squadra, rendendo il cammino verso i playoff di marzo ancora più arduo di quanto non lo sia già sul campo.

AMBIENTE TOSSICO – «Non c’è mai qualcosa di costruttivo e che dia fiducia verso quello che è un obiettivo importante come quello del Mondiale. Sembra ci si diverta a punzecchiare sempre e a creare zizzania e disturbo. Questa è una cosa che mi fa male perché l’Italia non merita questo. Una Nazionale, anche se dovesse arrivare al Mondiale, viene contaminata da una cosa come questa. Tutti vogliamo rivivere certe emozioni, prima però dobbiamo predisporci a viverle»

Le parole di Buffon sono un richiamo alla responsabilità collettiva. Se l’Italia vuole evitare un’altra apocalisse sportiva, dovrà ritrovare compattezza tra squadra e pubblico, mettendo da parte le critiche distruttive fino al termine delle partite.

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