Burgess, il nuovo guru della Juve all’attacco di FIFA e UEFA: «Ci sono troppe partite e pochi giorni di riposo. Nel migliore dei casi cala la resa, nel peggiore arrivano gli infortuni» | OneFootball

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Juventusnews24

·29 de septiembre de 2025

Burgess, il nuovo guru della Juve all’attacco di FIFA e UEFA: «Ci sono troppe partite e pochi giorni di riposo. Nel migliore dei casi cala la resa, nel peggiore arrivano gli infortuni»

Imagen del artículo:Burgess, il nuovo guru della Juve all’attacco di FIFA e UEFA: «Ci sono troppe partite e pochi giorni di riposo. Nel migliore dei casi cala la resa, nel peggiore arrivano gli infortuni»

Burgess, il nuovo guru della Juve all’attacco di FIFA e UEFA: tutte le dichiarazioni del nuovo Director of Performance

Non ha ancora iniziato ufficialmente il suo lavoro alla Continassa, ma le sue parole hanno già un peso enorme. Darren Burgess, il nuovo Director of Performance della Juventus, ha parlato del tema più caldo del calcio moderno, il calendario affollato, e lo ha fatto con la consueta lucidità e durezza, nel suo ruolo di presidente del comitato di esperti di alta performance del sindacato mondiale dei calciatori (FIFPRO).

Come riportato da Calcio e Finanza, le sue dichiarazioni si inseriscono in un contesto di battaglia legale, con la FIFPRO che ha presentato un reclamo formale alla Commissione Europea contro la FIFA per abuso di posizione dominante, proprio a causa dei calendari sempre più fitti.


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PAROLE«È la tempesta perfetta di come non trattare un essere umano: troppe partite, troppi pochi giorni di riposo e di preparazione, e poi si ricomincia con un calendario affollatissimo. Le conseguenze? Dai dati GPS dei club con cui ho lavorato sappiamo che, con partite ravvicinate e poco recupero, i giocatori non riescono a produrre le stesse prestazioni. Nel migliore dei casi cala la resa, nel peggiore arrivano gli infortuni».

L’analisi di Burgess, uno dei massimi esperti mondiali del settore, è spietata. Definisce la situazione attuale “la tempesta perfetta di come non trattare un essere umano”, puntando il dito contro un sistema che non garantisce ai calciatori i tempi minimi di riposo e di preparazione.

Le conseguenze, spiega il nuovo dirigente bianconero, sono scientificamente provate. Con partite così ravvicinate, i dati GPS dimostrano che le prestazioni dei giocatori calano inevitabilmente. Nel migliore dei casi si assiste a un calo del rendimento, “nel peggiore arrivano gli infortuni”.

Burgess, la sua filosofia per la Juve del futuro

Le sue parole sono supportate dai dati dell’ultimo rapporto della FIFPRO, che ha evidenziato come nessuno dei club partecipanti al Mondiale per Club abbia concesso ai propri giocatori i 28 giorni di riposo minimi previsti. Una situazione che porta a preparazioni estive ridotte e a un aumento esponenziale dei rischi per la salute degli atleti.

Le dichiarazioni di Burgess non sono solo quelle di un esperto, ma offrono anche un’anticipazione della filosofia che porterà alla Juventus. La sua nomina è un chiaro segnale della volontà del club di mettere il benessere e la performance ottimale dei giocatori al centro del progetto, con un approccio scientifico alla gestione dei carichi di lavoro.

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