Cagliarinews24
·29 de diciembre de 2025
Cagliari, la ‘generazione dei fenomeni’ fa sognare tutti: la linea verde vincente

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Il 2005 è impresso nella memoria collettiva per eventi che hanno segnato la storia: dall’addio a Papa Giovanni Paolo II all’elezione di Benedetto XVI, passando per le tensioni nelle banlieues francesi e il risveglio dell’Etna e del Merapi, come riportato dall‘Unione Sarda e documentato dalle cronache dell’epoca.
In quell’anno, mentre l’Italia di Marcello Lippi preparava la scalata al Mondiale e il Cagliari sognava con il mitico tridente Zola-Suazo-Esposito, nascevano i protagonisti della rivoluzione attuale.
Nel calcio moderno, molti allenatori invocano il ricorso ai giovani, ma pochi hanno il coraggio di schierarli quando i punti iniziano a pesare. Se in Inghilterra e Spagna il talento non ha età, in Italia la tendenza sta cambiando grazie a figure come Cesc Fabregas, che ha portato una mentalità europea in riva al Lario.
Tuttavia, la vera svolta arriva dalla Sardegna. Fabio Pisacane, di fatto, sta dimostrando che si può costruire un “tesoretto” tecnico con budget contenuti. Sotto la sua gestione, i rossoblù hanno lanciato quattro ventenni stabilmente nel giro dei titolari, affiancandoli a elementi come Matteo Prati, regista classe 2003, e ai vari Luvumbo, Obert e Caprile, che pur giovanissimi sono già considerati i “veterani” del gruppo.
Il simbolo di questa nidiata è indubbiamente Marco Palestra. Nonostante il talento cristallino, a Bergamo aveva trovato poco spazio; Pisacane gli ha invece affidato le chiavi della fascia, trasformandolo in un elemento inamovibile. Sul versante opposto brilla Riyad Idrissi.
Dopo il prestito formativo al Modena, Idrissi è tornato alla base mostrando una personalità travolgente, culminata nel pesante gol realizzato contro il Verona.
Il futuro della compagine sarda parla anche lingue straniere. Juan Rodriguez, infatti, si è adattato rapidamente ai tatticismi italiani. Accanto a lui brilla la stella di Semih Kiliçsoy, attaccante turco prelevato dal Besiktas con un curriculum da 14 reti in patria.
Fabio Pisacane è stato magistrale nel gestirli, proteggendoli dalle pressioni iniziali per poi lanciarli nel momento della piena maturità. Oggi, questi ragazzi non sono più solo promesse, ma il cuore pulsante del presente e del futuro isolano.









































