Calcionews24
·13 de septiembre de 2025
Calciomercato Milan: il “fattore Ibrahimovic” dietro il colpo Jashari? I dettagli

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·13 de septiembre de 2025
Il calciomercato estivo 2025, chiuso ufficialmente il 1° settembre, ha regalato al Milan un’operazione destinata a far parlare: l’arrivo di Ardon Jashari, centrocampista svizzero classe 2002, dal Club Brugge. Un trasferimento che porta la firma, inattesa ma decisiva, di Zlatan Ibrahimovic, oggi figura di spicco nella dirigenza rossonera.
Secondo quanto rivelato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, le trattative tra Milan, Brugge e l’entourage del giocatore si erano arenate dopo settimane di negoziati. È stato allora che Ibrahimovic, ex attaccante simbolo del club e oggi dirigente con un ruolo strategico, ha deciso di intervenire personalmente.
Il momento chiave è arrivato quando Jashari, reduce da un allenamento, ha trovato sul proprio telefono un messaggio firmato proprio da Zlatan. Il contenuto resta riservato, ma l’impatto sul giovane talento è stato immediato. Questo gesto diretto evidenzia il nuovo peso di Ibrahimovic nelle scelte di mercato: pur con Igli Tare come direttore sportivo e Massimiliano Allegri in panchina, l’ex numero 11 svedese influenza in modo concreto la costruzione della rosa.
Jashari, regista moderno noto per visione di gioco, precisione nei passaggi e intelligenza tattica, rappresenta un rinforzo di qualità per il centrocampo milanista, colmando una lacuna evidenziata nella scorsa stagione. La sua scelta di vestire la maglia rossonera, nonostante l’interesse di altri top club europei, è la prova dell’efficacia del “fattore Ibrahimovic”.
L’operazione riflette un approccio rinnovato della dirigenza: non solo abilità tecniche, ma anche attenzione alla personalità e alla capacità di integrarsi in un gruppo vincente. Ibrahimovic, con la sua storia al Milan e la mentalità da leader, è l’ambasciatore ideale di questa filosofia.
Come confermato da Moretto, il ruolo di Zlatan non è meramente simbolico: insieme a Tare e Allegri forma un trio che sta plasmando il futuro del club. L’affare Jashari dimostra come, nel calcio moderno, le relazioni personali possano essere decisive quanto le trattative formali. A volte, un semplice messaggio può valere più di settimane di incontri.