Inter News 24
·11 de noviembre de 2025
Caressa durissimo contro l’AIA: «I simulatori vanno espulsi, serve il tempo effettivo nel calcio»

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·11 de noviembre de 2025

In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Fabio Caressa ha affrontato uno dei temi più discussi del calcio moderno: l’introduzione del tempo effettivo. Il giornalista e telecronista di Sky ha spiegato come l’attuale gestione del tempo nelle partite penalizzi lo spettacolo e l’esperienza dei tifosi.
«È brutale, però va detto: gli spettatori ormai pagano per vedere soltanto un tempo. Tra punizioni, corner e rimesse, per riprendere il gioco ci vogliono almeno 40 secondi. Con 20-25 falli laterali a gara e con 60-70 interruzioni del gioco, si perdono delle buone mezz’ore», ha dichiarato Caressa, sottolineando l’importanza di un cambiamento strutturale nelle regole.
Il giornalista ha poi analizzato il calo della qualità tecnica nel calcio attuale: «Calano i dribbling, gli ingressi in area e gli xG, ma aumentano i gol da palla inattiva. Questo significa che tecnicamente ci stiamo impoverendo, e che più si sta fermi, più si devono trovare in quelle situazioni le armi per far male all’avversario».
Caressa non ha risparmiato critiche ai cosiddetti simulatori, che a suo dire rappresentano uno dei mali principali del calcio moderno: «Il non-gioco e l’ostruzionismo sono fastidiosi, ma le simulazioni ancora di più. Fermano il gioco per troppo tempo e sono l’emblema della scorrettezza. I simulatori andrebbero espulsi. Anche per noi cronisti è difficile riempire tutti questi tempi morti».
Infine, Caressa ha ribadito la necessità di seguire l’intuizione di Fabio Capello, tra i primi a sostenere l’idea del tempo effettivo: una misura che, secondo lui, «renderebbe il calcio più giusto, più moderno e più godibile per chi lo ama davvero».









































