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·4 de mayo de 2025
🔎 Carrarese-Modena, arbitro e VAR sbagliano tutto! L’analisi di rosso e rigore di Calvarese

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·4 de mayo de 2025
Uno dei match più scoppiettanti del pomeriggio è stato sicuramente quello andato di scena al Dei Marmi tra Carrarese e Modena. I padroni di casa hanno avuto la meglio sui gialloblù, nonostante i primi venti minuti di gara hanno lasciato presagire un match tutto in salita la partita per i ragazzi di Calabro. L’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match è l’espulsione per un fallo commesso fuori dall’area di rigore del portiere Fiorillo, sanzionato dopo revisione al Var da parte dell’arbitro Mario Perri. Anche il secondo episodio che ha inciso sulle sorti della partita, il rigore assegnato durante le prime battute del secondo tempo per fallo di mano di Fontanarosa, è stato assegnato dopo essere stato revisionato dal Var. Episodi entrambi analizzati dal famoso arbitro Giampaolo Calvarese sul proprio sito calvar.it, il cui parere viene allegato di seguito.
Ecco l’analisi effettuata da Calvarese sugli episodi: “Su un pallone in profondità, Fiorillo esce dalla porta con l’obiettivo di arrivare sul pallone, come Gliozzi. Ci riesce, deviando nettamente il pallone, poi c’è un contatto che si genera per effetto della dinamica dell’azione. Visto l’intervento sul pallone, secondo me non siamo di fronte a un contatto falloso, ma comunque ci sono alcuni elementi di discussione dato che si tratta di un episodio da campo. Ciò che stride è la chiamata del VAR Giua, assolutamente fuori luogo.
Il secondo episodio è un calcio di rigore in favore del Modena assegnato per un presunto fallo di mano di Fontanarosa su un tiro in porta. Il calciatore della Carrarese si butta in scivolata per opporsi ed effettivamente murare il pallone. Attenzione però, perché il braccio largo è il destro (se lo avesse colpito con quello, sarebbe stato sicuramente da rigore) ma Fontanarosa la impatta con l’altro, che si trova in quella posizione giustamente e inevitabilmente per via dell’imminente caduta, successiva al gesto tecnico. Il braccio dunque si sta per appoggiare a terra in maniera coerente con la dinamica. Credo che sia possibile che l’arbitro, dal campo, sia stato tratto in inganno proprio dall’altro braccio, largo, ma non capisco come il VAR non sia intervenuto per correggere il provvedimento, visto che una fattispecie del genere non è mai, da regolamento, da calcio di rigore“.