Juventusnews24
·20 de noviembre de 2025
Caso plusvalenze Napoli, Capuano non ci sta e sbotta: «La disparità d’approccio rispetto alla Juventus è insopportabile». Chinè dovrebbe spiegare questa cosa

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Il recente rinvio a giudizio di Aurelio De Laurentiis e del Napoli per falso in bilancio, disposto dal Giudice per l’udienza preliminare di Roma per il caso Osimhen, riaccende con forza il dibattito sulla gestione della giustizia sportiva in materia di plusvalenze. L’approccio tenuto dalla Procura Federale nei confronti del club partenopeo è ritenuto insopportabile per la palese disparità rispetto al caso che ha coinvolto la Juventus.
Il problema cruciale, secondo l’opinione espressa, non riguarda le differenze legali e contabili tra i due procedimenti, che sono chiare agli addetti ai lavori. L’incoerenza risiede nel fatto di passare da un processo sommario e rapido, che ha portato a sanzioni nei confronti della Vecchia Signora, a un totale immobilismo, o addirittura il nulla, nel caso del Napoli.
Questa inerzia è particolarmente grave. L’assenza di un processo sportivo per la vicenda Osimhen si manifesta nonostante un giudice penale abbia deciso che i documenti e le prove raccolte fossero sufficienti per un rinvio a giudizio.
Di fronte a tale palese disparità di approccio, la richiesta è diretta al Procuratore federale Giuseppe Chiné. È necessario che il Procuratore spieghi in maniera chiara e trasparente come sia possibile che per la giustizia sportiva non ci sia bisogno di un processo sulla vicenda che ha portato il Napoli e De Laurentiis a dibattimento.
La Federazione non può permettersi di mantenere questa ambiguità. In assenza di una tale chiarificazione, l’unica opzione possibile per ristabilire la credibilità del sistema è rappresentata dalle dimissioni. Il problema principale è l’estremo contrasto tra un processo sportivo lampo e il totale silenzio di fronte a un’accusa ritenuta fondata da un tribunale ordinario.
PAROLE – «Credo che Chiné dovrebbe spiegare in maniera chiara e trasparente come è possibile che per la giustizia sportiva non ci sia bisogno di un processo per la vicenda Osimhen. Oppure dimettersi. La disparità di approccio rispetto al caso Juventus è insopportabile. Non parlatemi delle differenze, sono chiare. Il problema è passare da un processo sommario al nulla nemmeno a fronte di documenti che un giudice decide sufficienti per un rinvio a giudizio».









































