Juventusnews24
·23 de septiembre de 2025
Cassano non le manda a dire ad Allegri: «Mi deve dimostrare che non è casualità, i successi dei rossoneri dipendono da Modric non da lui»

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·23 de septiembre de 2025
Il buon inizio di stagione del Milan di Massimiliano Allegri non convince Antonio Cassano. L’ex calciatore, intervenuto durante il format “Viva el Futbol”, ha lanciato un attacco frontale al tecnico livornese, ridimensionando i meriti della squadra e attribuendo gran parte del successo all’influenza di un singolo campione: Luka Modric.
PAROLE – «Per quanto riguarda la partita in sè per sè a Udine ha fatto una grande partita per 95′. Col Bologna ha strameritato ma il Bologna è stato inguardabile come lo è stata l’Udinese. Sarò stato merito del Milan ma ora io dico: ora ci sono Napoli e Juve e Allegri mi deve dimostrare che non è casualità quello che abbiamo visto, per me è casualità. Modric fa giocare bene chiunque, molto di questi successi dipendono da Modric non da Allegri. Se Modric ha un raffreddore Allegri torna a fare quello che faceva prima, palla lunga a Leao e speriamo».
Secondo l’analisi di Cassano, le convincenti vittorie ottenute contro Udinese e Bologna non sono un test attendibile. Pur ammettendo le buone prestazioni, ha etichettato gli avversari come “inguardabili”, suggerendo che i successi rossoneri siano più frutto della debolezza altrui che di una reale forza intrinseca. Per Fantantonio, quanto visto finora è pura “casualità”.
Il vero banco di prova, secondo lui, arriverà presto. “Ora ci sono Napoli e Juve e Allegri mi deve dimostrare che non è casualità”, ha dichiarato, indicando le prossime due partite come il momento della verità per il tecnico e la sua squadra.
Il cuore della critica di Cassano è rivolto al presunto impatto di Allegri sul gioco. Secondo l’ex attaccante, il vero artefice della rinascita rossonera non è l’allenatore, ma il genio di Luka Modric. “Molto di questi successi dipendono da Modric, non da Allegri”, ha affermato senza mezzi termini.
La provocazione finale è durissima e rievoca le antiche critiche al gioco allegriano. Secondo Cassano, senza il fuoriclasse croato a dettare i tempi, il Milan tornerebbe al suo vecchio credo: “palla lunga a Leao e speriamo”. Una bocciatura netta, che attende ora di essere smentita o confermata dai prossimi big match contro il Napoli e la Juventus.