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·14 de mayo de 2025
Cellino non vede l’ora di cedere, Catanzaro e la suggestione Ranieri, Samp a rischio fallimento? Le news del mercoledì di Serie B

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·14 de mayo de 2025
La Serie B non si ferma mai, neppure nella giornata di oggi: aneddoti, parole dei protagonisti, notizie di ogni tipo hanno caratterizzato e riempito il sito di Pianeta Serie B, malgrado l’assenza di partite. Di seguito proponiamo le tre news secondo noi più rilevanti di questo mercoledì 14 maggio.
Il Presidente del Brescia, Massimo Cellino, non era presente ieri sera al Rigamonti in occasione dell’ultimo (e fondamentale) match di campionato contro la Reggiana e oggi ha lasciato delle dichiarazioni al Giornale di Brescia. Il Patron ha dichiarato di voler cedere il club, ecco le sue parole riportate da tifobrescia.it:
“Non mi fermo un minuto di più. Se è vero che cedo in settimana? Spero: il primo che arriva si prende il club”.
Il Presidente del Catanzaro, Floriano Noto, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Calciomercato.it, a margine dell’evento per il premio Maestrelli. Ecco le sue parole:
RANIERI E LA ROMA – “Conosco Claudio da tantissimi anni ed ero sicuro che avrebbe riportato la Roma ai vertici. Lui ha una grandissima dote, quella di riuscire a far esprimere sempre al massimo qualsiasi calciatore. E sarà fondamentale anche come dirigente”.
IL RETROSCENA SU RANIERI – “Quando ha lasciato il Cagliari lo scorso anno, ho provato a convincerlo a chiudere la carriera a Catanzaro. Lui è legatissimo alla nostra società, è stato il capitano, ma mi ha detto chiaramente: ‘Torno solo se mi chiama la Roma‘. Va bene così. Ora credo che voglia stare più tranquillo con la moglie e, come ha detto lui, conoscere il mondo anche da viaggiatore”.
L’ultima giornata della stagione regolare di Serie B ha reso realtà il verdetto che nessuno credeva possibile: la Sampdoria, con i suoi miseri 41 punti, retrocede per la prima volta nella sua storia in Serie C. Un dramma sportivo senza precedenti in quel di Genova, a cui però potrebbe fare seguito una conseguenza ancora peggiore: la caduta nella terza serie italiana potrebbe dare la mazzata decisiva ad una situazione finanziaria già pericolante. Lo spettro del fallimento è dietro l’angolo, e CalcioeFinanza.it ha analizzato nel dettaglio il quadro completo.
Facendo un balzo all’indietro con la memoria, torniamo al 2021, quando solo l’intervento di Manfredi e Radrizzani aveva evitato il peggio dopo la disastrosa ed indebitata gestione Ferrero. L’ingresso poi di Joseph Tey come azionista di maggioranza, i cui investimenti personali nel progetto ammontano a 105 milioni di euro, ha permesso a dicembre 2024 di chiudere l’anno con “soli” 40,6 milioni di debito.
Malgrado l’impegno pecuniario degli azionisti, lo snodo cruciale della vicenda lo rappresenta l’accordo di ristrutturazione dei debiti omologato dal Tribunale di Genova, che ha permesso di “ridurre” il debito verso i creditori a pari a 80 milioni sino ad un complessivo di 30 milioni.
Il progetto aveva come scadenza la stagione 2025/2026, e la retrocessione di quest’anno complica pericolosamente le cose: nei piani del club blucerchiato c’era, oltre ad una riduzione dei costi e l’aumento dei ricavi, il ritorno in Serie A al più tardi nella prossima stagione. Tutto questo avrebbe dovuto portare ad un risultato netto a bilancio negativo 1,5 milioni nel bilancio al 31 dicembre 2024 e un utile di 1,6 milioni al 31 dicembre 2025. La verità è che la situazione è precipitata nella direzione diametralmente opposta. La Serie A era un punto cruciale dell’accordo, ed in quanto l’opzione è ora matematicamente impossibile, bisognerà rivedere tutto il piano ristrutturatore con il Tribunale. Quest’ultimo ha però l’ultima parola su tutto, e potrebbe spaventarsi di fronte allo scivolone di questa stagione. La Sampdoria dovrà dare una ulteriore dimostrazione di solidità, oltre ad una nuova pronuncia positiva sul nuovo piano. Altrimenti il rischio fallimento potrebbe essere davvero concreto.
La discesa in Serie C porterà inevitabilmente ad una rivoluzione sportiva: il monte ingaggi è troppo alto (20 milioni di euro in questa annata) e andrà certamente ridotto, accompagnando il tutto con scelte sportive e dirigenziali mirate. L’effetto negativo più grande arriverà anche dai diritti TV, in quanto la Samp passerà dall’incasso dei 5/6 milioni della cadetteria ad un misero compenso di circa 100mila euro. Una differenza sostanziale, che contribuirà solo ad alimentare la tempesta già in atto.