Champions League, Benitez analizza le italiane: «L’Inter ha un ruolo di primo piano, il Napoli può assumerlo. La Juve è a un esame, l’Atalanta ha bisogno di Lookman» | OneFootball

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·30 de septiembre de 2025

Champions League, Benitez analizza le italiane: «L’Inter ha un ruolo di primo piano, il Napoli può assumerlo. La Juve è a un esame, l’Atalanta ha bisogno di Lookman»

Imagen del artículo:Champions League, Benitez analizza le italiane: «L’Inter ha un ruolo di primo piano, il Napoli può assumerlo. La Juve è a un esame, l’Atalanta ha bisogno di Lookman»

Benitez analizza la giornata di Champions League focalizzandosi molto sulle squadre italiane

Rafa Benítez, allenatore di fama internazionale con un palmarès di primissimo livello, tra cui la Champions League vinta con il Liverpool, ha condiviso il suo punto di vista sulla prossima giornata di Champions League e sul momento delle squadre italiane con La Gazzetta dello Sport. La sua visione analitica e profonda offre uno spaccato interessante sulle dinamiche del calcio europeo, con un occhio di riguardo alle formazioni di Serie A impegnate nella massima competizione continentale.

«L’Inter ha un ruolo di primo piano, sempre. Il Napoli può assumerlo. Per la Juventus parla la storia ma io del Villarreal non mi fiderei e quanto all’Atalanta sta riemergendo e non ha ancora Lookman». Raccontata da Rafa Benitez, la Champions è un universo magico da non perdere.


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LA SECONDA GIORNATA«Non sarà semplice per la Juventus in casa del Villarreal; non sarà facile per l’Atalanta contro il Club Bruges; sarà assai indicativa per l’Inter contro lo Slavia Praga e anche dal Napoli aspetteremo una risposta. Tempo ce n’è, con le otto partite a disposizione, ma io ritengo che non convenga perderne troppo».

BARCELLONA-PSG«La sfida più attesa, quella nella quale – infortuni permettendo – c’è la meglio gioventù europea. Barcellona-Psg è anche il match che dal punto di vista spettacolare sembra promettere di più. C’è tutto in questa partita: la storia remota e contemporanea, la natura spettacolare di due squadre che sono ricche di talento. È la magia della Champions».

L’INTER É TRA LE FAVORITE«Non solo il calendario. Anche la partita di Cagliari, con un bel po’ di turnover, ha espresso novità apprezzabili: la personalità è ricomparsa possente ed è servita per dimezzare il distacco dal primo posto in classifica in campionato. Ma anche il gioco è sembrato migliorato. Ho sempre pensato che la struttura dell’Inter resti molto forte, competitiva a qualsiasi livello, e dopo una fase difficile, forse colpa anche del Mondiale che ha stravolto la preparazione, la qualità dei singoli e del gruppo sta venendo fuori».

LA SCONFITTA IN FINALE«Non so quale tipo di blocco potesse avere. Non ho mai sospettato che si portasse appresso ancora la sconfitta in finale con il Psg, mi sarebbe parso strano. Semmai i problemi possono essere stati di altra natura, magari atletici, proprio perché la stagione è cambiata, il riposo quasi non esiste più e non è semplice la gestione della fatica. Ma a Cagliari, e già prima, Thuram e Lautaro avevano avuto modo di incidere; come il ritorno di Calhanoglu, con doppietta passata quasi sotto silenzio perché a Torino era finita male. Per me l’Inter rimane tra le favorite, poi da qui a dire che arriverà fino a Budapest è un’altra cosa: io non mi avventuro mai in pronostici».

LA JUVENTUS E I PAREGGI«Che non è un gran segnale, per certi versi, però se prendete il classico bicchiere vi renderete conto che non perdere lo rende mezzo pieno: sembrava spacciata contro il Borussia Dortmund, ha trovato il coraggio di afferrare la partita nel finale. È andata sotto anche con l’Atalanta e l’ha ripresa. Queste sono indicazioni che hanno un peso. Vlahovic segna quando serve; Koopmeiners ricomincia a giocare con continuità. Il Villarreal non è un avversario comodo, anzi, ho grande considerazione per Marcelino e so che saprà come prepararla: e serate del genere diventano dunque un esame. In Spagna, la Juventus può capire altro di sé: per esempio quale ruolo potrà recitare in Europa e forse anche nel campionato italiano».

NAPOLI-SPORTING LISBONA«E si può dire che debutterà seriamente in Champions contro lo Sporting, non avendo avuto la possibilità di giocare a Manchester, se non nei 20’ iniziali, per colpa dell’espulsione di Di Lorenzo. So che ci sono alcuni calciatori acciaccati e tutti nello stesso settore, che Conte dovrà fronteggiare l’emergenza: ma l’organico è in grado di aiutarlo e la sua esperienza può spingerlo a trovare le soluzioni più adatte. Grado di difficoltà della serata non bassissimo, il Portogallo è una scuola e lo Sporting Lisbona da due anni vince il campionato: serviranno il miglior De Bruyne, il miglior McTominay, il miglior Anguissa, il miglior Lobotka, perché là in mezzo si decide la sfida».

DE BRUYNE-CONTE«Non ne farei un caso. Sono le espressioni a caldo e le dichiarazioni dell’immediato dopo partita. Nello spogliatoio, ve lo garantisco, è diverso, soprattutto il giorno dopo. Si tende a dimenticare, ad archiviare, a concentrarsi sull’appuntamento successivo. E De Bruyne è un fattore a cui Conte non rinuncerà».

ATALANTA-BRUGES«La simpatia nei confronti della Dea nasce dalla capacità di ciò che sono stati capaci di realizzare negli anni: i Percassi, il direttore sportivo D’Amico, Gasperini hanno costruito un fenomeno internazionale che ha toccato il punto più alto con la vittoria dell’Europa League. Ma l’Atalanta è stata sempre protagonista in campionato. Ha vissuto un’estate tormentata però vedo che Lookman è rientrato a disposizione e un giocatore come lui averlo o non averlo non è la stessa cosa. Il pareggio contro la Juventus dà forza ma ora serve il migliore Lookman, che è un valore aggiunto enorme. E il Bruges è sicuramente un bel test».

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