🗣️ Chiesa: “Napoli? Non ho sentito Conte. Allegri è un grande, Milan da Scudetto” | OneFootball

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·6 de junio de 2025

🗣️ Chiesa: “Napoli? Non ho sentito Conte. Allegri è un grande, Milan da Scudetto”

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Federico Chiesa, attaccante del Liverpool, ha parlato al Corriere dello Sport. Di seguito la sua intervista.

Fede, come ti muovi adesso?  «L’anno è finito. Ma è un’esperienza che rifarei. Presto mi siederò al tavolo con il club, Fali (Ramadani, nda) e la mia famiglia per individuare la soluzione migliore. Restare a Liverpool non mi dispiacerebbe affatto».


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La Nazionale affronta la prima partita di qualificazione ai Mondiali. Tu non ci sei, mancano anche altri.  «Fuori anche Kean. È dura, ma i nomi con contano più. Spalletti può dare molto alla squadra, non possiamo fallire l’obiettivo per la terza volta di seguito. Siamo l’Italia… Le attenzioni del ct mi hanno fatto piacere, quella maglia la rivoglio».

Szczesny, Rabiot, Chiesa, Danilo: la pessima stagione della Juve si può spiegare anche attraverso queste quattro rinunce.  «Che Szczesny e Rabiot fossero fuori dal progetto lo sapevamo tutti. Le esclusioni di Fagioli e Danilo invece mi hanno stupito. Dani nello spogliatoio era il punto di riferimento, è juventino dentro, il suo taglio una scelta che non ho capito, né condiviso… Motta con me è stato chiaro: non mi servi, cercati una squadra».

E tu?  «Gli ho detto che ero pronto a lottare, a mettermi alla prova perché volevo restare e dimostrare di essere ancora utile alla Juventus. Ma non c’è stato niente da fare. Va bene, è stata una sua scelta».

In questi mesi sei stato accostato a mezza serie A, anche al Napoli. Conte l’hai mai sentito?

«Mai, Antonio mai. Ho letto che mi hanno piazzato dappertutto, ma non ho avuto contatti diretti con nessuno. Giusto un messaggio di auguri di Max all’inizio. È un grande, oltre ad avermi cambiato posizione mi ha fatto capire la differenza che corre tra un allenatore di top club e uno di club medi. Carisma, gestione, sensibilità e tecniche che non si imparano a Coverciano, così gli rubo la battuta. Come lui sono Antonio, Ancelotti, Spalletti. Max è uno che ti dà tanto, col Milan punterà subito allo scudetto… A gennaio dello scorso anno eravamo convinti di potercela fare, il gruppo era solidissimo, entusiasta, tutti uniti. Male la seconda parte anche se ci siamo rifatti in coppa Italia».

Di Firenze cosa ti resta?  «È casa. I miei ci abitano, io torno spessissimo, la maggior parte degli amici è fiorentina. Non mi vedono più nei posti che frequentavo quando giocavo a Firenze, ma ho un legame fortissimo con la città»

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