Christillin: «Attendista su Thiago Motta, non ci si può lamentare del mercato della Juventus. PSV e Inter, ecco cosa mi aspetto» – ESCLUSIVA | OneFootball

Christillin: «Attendista su Thiago Motta, non ci si può lamentare del mercato della Juventus. PSV e Inter, ecco cosa mi aspetto» – ESCLUSIVA | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·11 de febrero de 2025

Christillin: «Attendista su Thiago Motta, non ci si può lamentare del mercato della Juventus. PSV e Inter, ecco cosa mi aspetto» – ESCLUSIVA

Imagen del artículo:Christillin: «Attendista su Thiago Motta, non ci si può lamentare del mercato della Juventus. PSV e Inter, ecco cosa mi aspetto» – ESCLUSIVA

Evelina Christillin commenta così la situazione in casa bianconera dopo la vittoria di Como e non solo: le sue parole in esclusiva

La Juve vince a Como e centra il secondo successo consecutivo in campionato. Il modo migliore per pepararsi all’andata dei playoff di Champions League contro il PSV, in programma questa sera allo Stadium. Di questo, e non solo, ha parlato Evelina Christillin in esclusiva per Juventusnews24.

Che impressioni le lascia la vittoria di Como?


OneFootball Videos


«Il risultato certamente ci premia, sono tre punti, ma obiettivamente in campo, tranne Kolo Muani che ha fatto sfracelli in queste due partite segnando e risegnando, non si è visto tantissimo. Nel primo tempo c’è stato un gol strepitoso, ma il Como ha giocato meglio e avrebbe meritato di più, accontentiamoci della vittoria. Si sono visti i due nuovi difensori, discreti, ora guardiamo avanti. Ci sono tante partite ora in poco tempo, in campionato l’obiettivo sarà arrivare nelle prime quattro».

Per un Kolo Muani che continua a segnare c’è però un Vlahovic che continua a fare panchina.

«Abbiamo visto un Vlahovic che aveva una faccia un po’ imbronciata. E’ chiaro che l’arrivo di Kolo Muani, con questi risultati, metta Vlahovic in discussione. Poi al di là di questo c’è da dire che c’è anche la questione rinnovo che non lo lascia tranquillo».

Cosa dovrebbe fare la Juve con Vlahovic?

«Alla cifra che chiede non lo rinnoverei, è troppo alta rispetto ai parametri ed è il giocatore più pagato del campionato. Poi a scadenza di contratto, nel mondo del calcio, pensiamo che l’ingaggio si raddoppia, non parliamo di netto. Se accettasse una riduzione dello stipendio lo rinnoverei, anche perchè sono stati pagati tantissimi soldi, altrimenti bisognerà evitare una perdita secca».

Cosa ne pensa in generale del mercato e degli acquisti in entrata di gennaio?

«Il mercato la Juventus l’ha fatto, non ci si può lamentare di non avere risorse fisiche. Si sono impegnati, non si può dire che la squadra non ci sia. Poi Kolo Muani lo abbiamo preso e su quello non si può dire niente, in Italia i trasferimenti sono in crescita come si nota dai dati della FIFA. Il mercato si muove e la Juventus di conseguenza lo ha fatto anche lei».

Quali sono i motivi dietro il rendimento ancora non eccezionale di Koopmeiners?

«Con il Como è andato malissimo, il voto non va oltre il 4.5. Al di là della palla regalata per il gol del Como, che è stata imbarazzante. Il gioco che si è visto da lui, ormai da settembre, non è alla sua altezza, non è quello che avevamo visto brillare, è involuto rispetto ai tempi dell’Atalanta. Non è che poi non giochi, Motta ci crede, lo vede e gli ha anche dato la fascia in una partita, anche lì, dove la fiducia non è poi stata ripagata».

Juve attesa ora dal doppio confronto con il PSV, con in mezzo il derby d’italia con l’Inter. Cosa dobbiamo aspettarci?

«Bisogna pensare di essere capaci di poter portare a casa il risultato. L’Inter ha avuto qualche battuta di arresto e ce la possiamo giocare. Ha una chiara superiorità rispetto alla Juventus, si è vista in campo, ma niente è già scritto. Spero di vedere in ogni partita la voglia di vincere e reagire, che fin qui si è vista poco. Ma se si mette in campo quel qualcosa in più… Perchè poi i giocatori sono validi e abbiamo un buon allenatore».

Soddisfatta del lavoro fin qui fatto da Thiago Motta?

«Sicuramente ci si aspettava qualcosa in più, ma non gli do la croce addosso, ci sono dei tempi canonici che vanno rispettati. A me stupisce, ma saranno i suoi modi di affrontare sfide, per questi cambi continui che fa, questo vortice di giocatori che vanno in campo. Qualche volta è difficile capirlo, però sono un’attendista, non contenta ma aspetto ancora e poi i conti li facciamo a maggio. Ci sono ancora una Coppa Italia da poter vincere e la Champions, in cui andare avanti il più possibile, e il campionato per entrare nelle prime quattro. E poi a giugno il Mondiale per Club».

Come vede questa corsa per il quarto posto? C’è qualche favorita?

«Vediamo intanto se il ranking si mantiene, la stagione è lunga e possiamo anche avere la quinta squadra, ma ragionerei sulle quattro da un punto di vista di tenere i piedi per terra. Io dico che lo Scudetto ce lo possiamo dimenticare, ma ora il quarto posto è fondamentale, ci sono tante squadre che possono giocarselo. Scanavino e Ferrero stanno facendo un lavoro di cervello sui bilanci ed è importante, ovvio che quello che arriva dalla Champions fa la differenza».

Ha parlato di lotta Scudetto: per lei è una corsa a due o può rientrare in gara l’Atalanta?

«Sono in due che chiaramente sono le favorite, Napoli e Inter. L’Inter ha una rosa più ampia, ma gli altri hanno Conte, uno che ti fa sputare sangue dalle rape. E’ uno che ottiene i risultati migliori ovunque vada, lo abbiamo visto alla Juventus come giocatore o allenatore e in Nazionale non aveva una rosa fortissima, ma li ha fatti giocare alla grande. Adesso l’Atalanta è stata un po’ scarognata nell’ultimo periodo, ma il gioco è meritevole di risultati importanti».

Possiamo guardare al futuro della Nazionale con fiducia dopo gli ultimi risultati?

«L’Italia è migliorata. Spalletti l’ho incontrato qualche giorno fa in assemblea FIGC, tra l’altro faccio i complimenti a Gravina per la rielezione e dico che le prospettive sono buone. Ci sono giocatori giovani e nuovi, forse abbiamo trovato anche un centravanti. Buone individualità, Barella e Donnarumma sono una sicurezza. Ci sono le prospettive per, almeno in Nations League, andare avanti e poi si vedrà. E poi il prossimo Mondiale sarà con 48 squadre, sarebbe un peccato non riuscire a qualificarsi».

Si ringrazia Evelina Christillin per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

Ver detalles de la publicación