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·17 de septiembre de 2025
💥 Conte: “City montagna alta da scalare. Io e il Napoli solo ai quarti di Champions, ma adesso…”

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·17 de septiembre de 2025
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato alla vigilia della sfida di Champions League contro il Manchester City.
Le sue parole a Sky: “Tornare in Champions è sempre una bella emozione, è la competizione europea più importante, ti fa tornare in stadi fantastici come questo. A livello europeo è la prima volta per me contro il Manchester City. Sicuramente sarà una partita difficile, veniamo a giocare in casa del Manchester City, che negli ultimi anni ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere. Stiamo parlando di un top club con un grande allenatore. Veniamo qui con umiltà e con la voglia di capire non a che punto siamo, stiamo lavorando, è partito un progetto che è al secondo anno, poi arriverà il terzo. Ecco, vogliamo fare un altro passo in avanti. Partiamo da una montagna molto difficile da scalare, ma abbiamo voglia di misurarci e imparare”.
“La soddisfazione maggiore, mia, quello che sto facendo a Napoli dall’anno scorso, è di cercare di ampliare un pochettino anche le conoscenze calcistiche. Cercare, prima di tutto, di fargiocare sempre i calciatori che pensiamo siano i migliori. Non sacrificare dei calciatori bravi per via di un modulo, rimanere ancorati ad alcune idee. Ho iniziato a farlo a Napoli, prima ero rigido sui miei moduli classici. Con l’arrivo di De Bruyne abbiamo cercato di trovare una formula per far giocare i più bravi. Questa è una rosa che ha la possibilità di fare anche il 4-3-3, abbiamo Lang, Neres, Politano, Elmas. C’è la voglia da parte mia e dei calciatori di fare. Come l’anno scorso. L’anno scorso abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Chiedo ai ragazzi di essere coraggiosi, vogliamo giocarcela con coraggio e capire anche il livello, il gap che c’è tra noi e una corazzata come il Manchester City”.
In seguito, è intervenuto in conferenza stampa. Le parole riportate dal Corriere dello Sport: “Sicuramente tornare in Inghilterra fa sempre piacere, ho avuto l’opportunità di fare due esperienze con due top club come il Chelsea e il Tottenham. Sono esperienze che ti restano dentro come il livello e l’atmosfera. Allenare in Inghilterra è stata un’esperienza bellissima sotto tutti i punti di vista. Tornare a Manchester in Champions con il Napoli dopo aver vinto lo scudetto è motivo d’orgoglio. Per il City parla la storia. Un top club con un allenatore top, top. Ci arriviamo con umilità e lo scudetto sulla maglia. Vogliamo confrontarci in Europa in maniera molto umile. Considerarci degli alunni che vengono ad affrontare i maestri penso che non sia una cosa sbagliata. Vogliamo capire come sta proseguendo il processo iniziato l’anno scorso”.
“La Champions? Se prendiamo l’esempio dell’anno scorso fa capire la difficoltà. L’anno scorso, dopo otto partite, lo stesso City, il Real Madrid, il Psg, hanno dovuto fare lo spareggio per andare avanti. Vuol dire che il livello è alto e nessuno può sottovalutare nessuno. Lo ha insegnato il nuovo format alle big europee. A questa Champions ci arriviamo con gioia ed entusiasmo. Tutti vogliamo giocarla. Dal club al tifoso che vuole sentire l’inno della Champions. Prendiamo le cose positive. Io e il Napoli abbiamo fatto il risultato massimo in Champions League: il Napoli ha raggiunto i quarti, io nelle mie sei partecipazioni un quarto di finale e una finale di Europa League. Vogliamo unire le forze e cercare di fare qualcosa di bello. Questo viaggio dobbiamo viverlo senza farci prendere da facili entusiasmi e grandi depressioni. Affrontiamo le partite e quando le finiamo non dobbiamo avere rimpianti. Domani ci vorrà tanto coraggio e noi le metteremo”.“Hojlund è arrivato con entusiasmo. Ha 22 anni. Ha tutta una carriera davanti a lui. Ha potenzialità e basi su cui lavorare così come con Lucca, Ambrosino per farli diventare ancora più bravi. So benissimo che la crescita del Napoli passa dalla crescita di ogni singolo calciatore. Hojlund lo conoscevo perché giocava con l’Atalanta, poi è arrivato lo United. Parliamo di un giocatore con un grande potenziale, ha solo 22 anni, ha una carriera intera davanti a sé. Quando abbiamo parlato con lui ho avuto l’impressione che era molto felice di avere questa nuova esperienza. Mi ha detto che era pronto, che voleva giocare per me e per il Napoli. Questo potenziale sta ora a me migliorarlo dandogli l’opportunità di crescere e diventare un attaccante top, fantastico”.“Stiamo andando avanti su un progetto che prevede quello che vedete adesso. Lo abbiamo iniziato l’anno scorso. Non dobbiamo difenderci e basta sperando di restare in piedi come un pugile all’angolo. Non ci sarà mai la perfezione. Giocheremo con i nostri pregi e difetti”.
“Ho chiesto alcune cose a De Bruyne sul Manchester City. Sarà sicuramente emozionato, mi auguro che dopo il fischio d’inizio si cali nella nostra realtà, nella realtà Napoli, continuando a darci quello che ci sta dando in queste partite. Meret? C’era un rischio di creare un danno per quello che è accaduto prima della partita con la Fiorentina. Ha recuperato, si è allenato oggi con noi ed è a disposizione”.
“Mi sono sempre chiesto perché McTominay non riuscisse a dominare, come avrebbe potuto, in Inghilterra. Non appena c’è stata la possibilità di portarlo a Napoli l’abbiamo concretizzata. Non potevo crederci che si fosse concretizzata questa opportunità. A Napoli sta bene, aveva bisogno di un cambiamento, di fare una nuova esperienza. Siamo molto contenti di averlo con noi”.
“Guardiola da dieci anni è incredibile, significa che c’è una sinergia tra lui, il club e i giocatori. Stare in un posto per dieci anni è difficile perché ogni anno devi recuperare energia e trasferirla ai giocatori. A mio parere è il miglior allenatore al mondo”.