OneFootball
·2 de diciembre de 2024
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
·2 de diciembre de 2024
Il Napoli di Conte, almeno fino a stasera, si potrà godere un +4 in campionato dopo la vittoria contro il Torino per 1-0.
Vero, almeno per un po' bisognerà scontare l'asterisco di fianco ai nomi di Inter e Fiorentina, con una gara da recuperare per il malore occorso a Edoardo Bove, ma la squadra di Conte sta volando in Serie A.
Andiamo allora a vedere quali sono i segreti del Napoli di quest'anno.
Lo sappiamo: le squadre di Antonio Conte si sono sempre distinte per solidità difensiva. E questo Napoli non fa eccezione.
È una delle sole due squadre ad aver subito meno di 10 gol (l'altra è la Juventus, a quota 8), un dato ancor più impressionante se si pensa che di 9 gol concessi ben 3 sono arrivati nella sconfitta contro l'Atalanta e altri 3 in quella contro il Verona.
Nelle restanti 12 partite quindi i partenopei hanno subito appena 3 reti, totalizzando ben 9 clean sheet: uno in meno della Juventus, l'unica squadra ad aver fatto meglio dei ragazzi di Conte nei 5 campionati europei principali.
C'è un giocatore che proprio ieri contro il Torino ha brillato, decidendo la partita con un gol, e che si sta rivelando silenziosamente come il cuore pulsante di questo Napoli.
Stiamo ovviamente parlando dello scozzese Scott McTominay, approdato a fine mercato alla corte di Antonio Conte e già divenuto imprescindibile per la squadra.
Un vero e proprio uomo in più per Conte, determinante sia in fase offensiva sia in fase di costruzione, oltre a dare il suo apporto anche in ripiegamento.
McTominay non è solo uno dei centrocampisti che cerca più la conclusione (oltre 2 i tiri a partita) e che tocca più spesso il pallone nell'area avversaria (2,72 volte ogni 90 minuti), ma è determinante anche nell'avanzamento della squadra (4 passaggi progressivi ogni 90 minuti e una percentuale di oltre il 78% di successo nei lanci lunghi).
Insomma, il giusto contraltare a centrocampo di un altro giocatore determinante per questo Napoli come Zambo Anguissa.
Ovviamente oltre agli aspetti più squisitamente legati al gioco, ci sono aspetti di carattere emotivo e motivazionale. Aspetti in cui Antonio Conte è sempre stato un maestro.
Lo ha dimostrato l'abbraccio della squadra con l'allenatore dopo il gol di McTominay al Torino, che ricordava gli stessi abbracci collettivi di quando l'allenatore pugliese guidava l'Inter.
Conte ha saputo ridare motivazioni a una squadra che era sembrata scarica a livello mentale dopo la scorsa stagione.
Dopotutto Conte ha accettato l'incarico solo dopo aver studiato alla perfezione la situazione, conoscendo già a menadito la squadra e avendo chiari quali fossero i rinforzi necessari.
📸 Valerio Pennicino - 2024 Getty Images