Cremonese, Stroppa: “Da Castellammare devono imparare a stare zitti. Gran teatro in panchina, non si può sempre reclamare” | OneFootball

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·24 de mayo de 2025

Cremonese, Stroppa: “Da Castellammare devono imparare a stare zitti. Gran teatro in panchina, non si può sempre reclamare”

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L’allenatore della Cremonese Giovanni Stroppa è intervenuto nella conferenza stampa prima della partita contro la Juve Stabia.

Ecco le sue parole, riportate su Cuoregrigiorosso.com:


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“C’è un solo risultato e cercheremo di portarlo a casa. Non so cosa ci aspetta domani. Di sicuro quella che abbiamo visto a Castellammare è una squadra che è pronta come noi, che lotta su ogni pallone. Quindi bisogna portare le stesse armi in campo. Io ho nella testa il secondo tempo, dove la squadra ha incominciato a giocare come sa. Nel primo abbiamo concesso tante palle sporche e non siamo riusciti a fare il nostro gioco, che è quello che mi dispiace di più. C’è anche l’avversario, ma noi non siamo scesi in campo. Domani è un’altra partita.

Facciamo il punto domani mattina, quindi non voglio sbilanciarmi. C’è la possibilità di recuperare qualcuno, vediamo. Li ho convocati tutti. Pickel ha fatto un paio di allenamenti e la botta è riassorbita: è disponibile. Conta molto la volontà, tutti vogliono giocare quindi benissimo. C’è bisogno di testa, soprattutto.

Non lo so, è un dubbio che mi porterò dietro fino all’ultimo. Sicuramente abbiamo finito con certe caratteristiche, vedremo domani. È chiaro che il risultato ce l’abbiamo bene in testa, però lo svolgimento per arrivarci è molteplice. Vediamo che cosa succederà, con chi possiamo iniziare e chi potrà subentrare. Mi piace la testa che hanno i ragazzi, questa capacità di aver reagito e di non essere tornati a casa con un risultato più ampio a sfavore. Peccato perché poteva essere sicuramente diverso, e mi riferisco all’episodio del rigore.

Uscendo dal campo ho cercato di dire qualcosa ai ragazzi che sono venuti perché erano pochi ma sembravano tanti. E quindi ho espresso il mio desiderio: quello di uno stadio pieno, di uno stadio caldo. Dall’inizio alla fine della partita voglio sostegno, voglio che questi ragazzi sentano il calore del tifo e soprattutto il volume perché c’è bisogno di partecipazione. Detto questo, noi siamo carichi, quindi mi aspetto la stessa cosa da fuori, ma lo vedete già anche negli striscioni che sono stati scritti. Non ho dubbi che ormai ci sia grande partecipazione da parte di tutti: l’obiettivo è comune.

Abbiamo sbagliato proprio a interpretare la partita. Abbiamo cercato di giocare come faceva la Juve Stabia, ma senza accorciare le distanze. Quindi eravamo lunghi, non abbiamo avuto la capacità di giocare a calcio. La differenza la fa sempre l’atteggiamento, non puoi sbagliarlo e peccare di cattiveria. Il primo tempo lo abbiamo regalato. Nel secondo c’è stata una voglia diversa. Quella potrebbe essere la base sulla quale ripartire domani sera.

De Luca aveva sbagliato un solo rigore in carriera, di cosa stiamo parlando? È successo, ci mettiamo una pietra sopra. Se ci dovesse essere un altro rigore, lo calcia lui. Bisogna avere il coraggio di calciarlo. Non posso fare una sostituzione lì, mi sembra illogico. Mi sembra che De Luca abbia sempre dimostrato personalità. Ha calciato, ha sbagliato, peccato. Sono stuzzicato da tante cose, l’importante è fare il bene della squadra. La gestione dei cambi dipende sembra da ciò che ti riserva la partita.

Mi espongo e dico che devono imparare a stare zitti. Tutte le volte è un gran teatro in panchina, dovrebbero imparare a comportarsi da professionisti di questo livello. Non è possibile stare sempre a reclamare. In ogni caso stiano sereni perché l’arbitro sarà sicuramente all’altezza, come lo è stato, per me, anche all’andata. Noi siamo preparati anche su questo perché fa parte del loro gioco. Sicuramente là era un ambiente difficile. Ho fatto i complimenti per il pubblico, quando la gente incita e fa il suo non ho problemi: è bello così. Guai se non ci fosse la provocazione. L’importante è stare sereni e pensare solo al risultato finale.”

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