Calcionews24
·20 de octubre de 2025
Cremonese Udinese, nel mezzo un record negativo da evitare assolutamente. Il punto

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La sfida tra Cremonese e Udinese, in programma questa sera allo Stadio Giovanni Zini, assume un significato che va ben oltre i tre punti in palio. Il posticipo della settima giornata di Serie A 2025/26 potrebbe infatti determinare un record storico negativo per il massimo campionato italiano nell’era dei tornei a 20 squadre.
Fino a questo momento, il settimo turno si è caratterizzato per una preoccupante scarsità di gol. Dopo nove partite giocate, il bottino realizzativo complessivo si ferma a sole 9 reti. Una statistica che mette in evidenza la tendenza difensivista di molte squadre e un calo di spettacolo rispetto alle attese. Basti pensare che quattro match si sono conclusi a reti inviolate (0-0), tra cui Atalanta-Lazio, Genoa-Parma, Lecce-Sassuolo e Pisa-Verona.
L’unico incontro a movimentare un po’ le statistiche è stato il big match tra Milan e Fiorentina, terminato 2-1 per i rossoneri grazie alla doppietta di Rafael Leão, che ha ribaltato il vantaggio iniziale siglato da Gosens per i Viola. Tuttavia, anche con questo risultato, il totale dei gol segnati è ben lontano dalla media abituale della Serie A.
Ed è proprio per questo che Cremonese Udinese diventa improvvisamente una gara “storica”: se dal match non dovessero arrivare almeno 5 gol, il campionato italiano registrerebbe la giornata meno prolifica di sempre da quando è stato adottato il format a 20 squadre. Il primato negativo attuale risale infatti a due precedenti occasioni: la 9ª giornata del 2010/11 e la 32ª del 2017/18, entrambe concluse con appena 13 gol complessivi.
Per evitare questo record, servono quindi almeno cinque marcature tra Grigiorossi e Friulani. Non sarà semplice, considerando che entrambe le squadre non brillano per prolificità offensiva, ma la pressione di questo dato potrebbe spingere gli allenatori Davide Nicola e Kosta Runjaic a scegliere un approccio più offensivo del solito.
Cremonese-Udinese, in apparenza una partita di bassa classifica, si carica quindi di un inaspettato peso simbolico: non solo per la corsa salvezza, ma per salvare la dignità offensiva del calcio italiano. I riflettori, stasera, saranno tutti puntati sullo Zini.









































