Criniti: «Il Cagliari deve prendere una punta da 10 gol! Caprile penso valga almeno 40 milioni. Su Pisacane…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·29 de octubre de 2025

Criniti: «Il Cagliari deve prendere una punta da 10 gol! Caprile penso valga almeno 40 milioni. Su Pisacane…» – ESCLUSIVA

Imagen del artículo:Criniti: «Il Cagliari deve prendere una punta da 10 gol! Caprile penso valga almeno 40 milioni. Su Pisacane…» – ESCLUSIVA

Antonio Criniti, ex giocatore del Cagliari, ha parlato in esclusiva con noi della squadra di Fabio Pisacane e di vari singoli giocatori: le sue parole

Antonio Criniti ha vissuto un importante triennio in Sardegna, tra il 1991 ed il 1994, grazie al quale quale è rimasto legato alla formazione isolana! L’ex giocatore del Cagliari ha parlato in esclusiva con noi del momento che stanno vivendo i giocatori di Fabio Pisacane tra il pareggio di Verona e l’infrasettimanale di giovedì. Inoltre Criniti si è speso in una valutazione di diversi singoli giocatori rossoblù, da Gennaro Borrelli a Mattia Felici, da Elia Caprile a Sebastiano Esposito. Le sue parole:

Un primo tempo balbettante ed un finale in crescita, il quale ha permesso di realizzare una rimonta. Come analizza la partita tra Hellas Verona e Cagliari?


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«E’ stata una partita un po’ strana tra due squadre che si devono salvare, pensavo che il Verona fosse anche peggio. Invece la formazione di Zanetti ha dato al dimostrazione del fatto che quelle che lottano per salvarsi sono tutte squadre ostiche. Queste sono partite che non sono mai facili, in più penso che il fattore casa abbia determinato un po’ la sfida. Nel primo tempo ho visto male il Cagliari, hanno giocato in modo remissivo ed impaurito, sicuramente meglio nel secondo. Il gol nel finale di Felici ha spento quelli che erano i malumori circolanti nella tifoseria dei rossoblù, penso che loro si aspettassero una partita più da Cagliari! Non ho visto un buon Cagliari e per fortuna c’è stato Caprile che è stato una saracinesca, lui ai sardi ha già regalato 4/5 punti ad oggi».

Quanto crede che stia mancando Belotti a Pisacane? Possono bastare Kilicsoy, Borrelli ed Esposito per rimpiazzarlo o servirà tornare sul mercato a gennaio?

«Il Cagliari deve prendere un attaccante che possa segnare dai 10 gol in su, Belotti è fuori anche se potrà tornare per le ultime partite. Borrelli non è ancora pronto per la Serie A, lo vedo ancora un po’ acerbo, si impegna e dà tutto però non puoi dare tutto il peso dell’attacco ad un giocatore che non l’ha mai fatto questo campionato. Esposito è ancora molto giovane, è un talento, ma è ancora inesperto; lui è sicuramente un giocatore di qualità, ma non basta. Serve uno stoccatore alla Dely Valdes o alla Fonseca, tanto per citare alcuni dei miei tempi. Credo che Guido Angelozzi, che ho avuto in diverse squadre, metterà mano a questa situazione. Il d.s. è uno che è da 40 anni nel calcio e che sa il fatto suo, io l’ho avuto al Perugia, al Catania e alla Sambenedettese. Angelozzi è uno molto esperto».

Ora arriva il turno infrasettimanale ed il Cagliari ospiterà il Sassuolo alla Unipol Domus. Che partita si aspetta e qual è il suo pronostico?

«Quando faccio i pronostici non ci prendo perché non sono un indovino, e poi questo Cagliari può vincere, pareggiare o perdere con chiunque. Ora mi aspetto una reazione dai rossoblù, questo perché a Verona c’è stata una inevoluzione pazzesca rispetto alla partita con l’Udinese. Pisacane ha fatto delle scelte e ha cambiato tanto la formazione, credo che lui ora debba prendere una decisione e stabilire quali sono gli undici che lo possono trascinare. Penso che Felici sia un buon giocatore: si è adattato a fare gli ultimi venti minuti, poi se lo fai giocare dall’inizio non ti rende.

L’obiettivo di un allenatore bravo – come Mazzone che ho avuto a Cagliari – è quello di sfruttare al massimo del potenziale i giocatori che ha. Questo è il successo di un allenatore, però Pisacane è giovane e credo che stia già facendo dei miracoli per la poca esperienza che ha. Lui sta facendo molto bene, ora però il Cagliari ha bisogno di essere una squadra più quadrata e solida, anche nelle scelte dell’undici. Alcuni devono sapere di esserci ed altri di essere dei comprimari che devono dare di più rispetto agli altri. Questo perché devono dimostrare che non sono da panchina, un po’ come facevamo noi. Cercavamo di dare il massimo anche se eravamo dei ragazzini: io, Villa, Corellas e altri».

Caprile continua a stupire e infatti cresce la lista di pretendenti per lui (Inter, Milan e Premier League). Secondo lei in questo momento in quanto è stimabile il valore economico del portiere del Cagliari?

«Pretendenti? E’ normale, lui è pure giovane, ha solo 23/24 anni. Non capisco come abbia fatto il Napoli a farselo scappare! Potrebbe aver trovato la sua dimensione ideale a Cagliari. Penso che oltre ad essere bravo lui sia anche fortunato, questo perché molte parate le fa anche con l’istinto. Non tutti i portieri hanno la fortuna di riuscire a fare quelle parate pur trovandosela lì, è una cosa che però fa parte del gioco. E’ un portiere tecnicamente completo, con anche una buona dose di fortuna, per cui è un giocatore da prendere per qualsiasi squadra, anche le big! Valore? Secondo me quaranta milioni ci stanno per Caprile, forse anche di più, se trovi una squadra estera a cui serve un portiere del genere, penso possano arrivare anche sopra i 40. Basti pensare a Lucca che è stato pagato quasi quaranta milioni, a quel punto allora io Caprile lo pagherei anche il doppio!».

Diamo uno sguardo alla Serie B: continua a deludere la Sampdoria. Cosa ne pensa della situazione dei blucerchiati allenati dal tecnico Angelo Gregucci?

«Io sono in contatto con Francesco Flachi che la segue ogni settimana, sono anche andato alla finale con la Salernitana. Sono stato anche in curva e ho visto un tifo pazzesco, una cosa fuori dal normale. Secondo me ci sono 4/5 giocatori che non sono proprio da Sampdoria, forse neanche da Serie B, non mi piacciono Venuti e Cuni. Capisco che abbia problemi economici… ma come fa essere così la Sampdoria? Con Francesco discutiamo di questo aspetti, uno come lui anche ora farebbe venti gol a campionato. C’è da dire che si è svegliato Coda, uno che comunque i gol li ha sempre fatti, senza le ultime 2/3 reti i blucerchiati sarebbero già spacciati. Parliamo di una squadra seguita da 30 mila persone ogni domenica, io la seguo tanto e finora ha fatto male male. Ci sono giocatori inadatti per questa categoria e per la Sampdoria soprattutto. Faccio questa critica perché mi sono appasionato della Sampdoria andando in curva con Flachi. Ho capito come sono visceralmente i tifosi doriani, è davvero una tifoseria pazzesca, meritano la Serie A!».

Tornando al campionato di Serie A, chi vede favorito per lo scudetto? Pensa che il Napoli riuscirà a bissare il successo della scorsa stagione?

«Non sono un mago o un indovino, ma io dall’inizio della stagione continuo a dare il Milan come favorito. Vedo Milan, Napoli e Roma sopra a tutte le altre, l’Inter sta iniziando ad essere una banda a cielo aperto, non credo né ai nerazzuri né alla Juventus! Il Milan che ha Allegri – mio ex compagno, che conosco bene – sarà la squadra più fresca di tutte perché non ha le competizioni europee da giocare. Credo che questo sia un piccolo vantaggio che do al Milan, subito dietro metto Napoli e Roma!».

Si ringrazia Antonio Criniti per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista

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