Inter News 24
·18 de octubre de 2025
Cudicini rivela: «In famiglia vediamo solo Milan. Mio papà ricevette una chiamata dall’Inter, quindi fece questo!»

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·18 de octubre de 2025
Carlo Cudicini, ex portiere del Milan, con un passato anche tra Chelsea, Tottenham e Lazio, si è raccontato in una lunga intervista a SportWeek, rievocando i primi passi della sua carriera e il momento esatto in cui decise di dedicarsi al ruolo che avrebbe segnato la sua vita. Un percorso iniziato quasi per caso, quando ancora frequentava la scuola elementare, e che poi lo avrebbe portato fino al grande calcio.
SULL’INIZIO DELLA SUA STORIA DA PORTIERE – «Successe in quinta elementare. Organizzai insieme ad altri un torneo a 7 e il giorno della prima partita, mentre tutti sceglievano le maglie, io rimasi impegnato fino all’ultimo in questioni, diciamo così, burocratiche. Quando mi affacciai sulla cesta per prendere una maglietta, vidi che era rimasta solo quella da portiere. Non ricordo se qualche compagno o qualche genitore mi disse: “Vabbè, col cognome che hai, se qualcosina almeno hai preso da tuo padre, tanto male non devi essere”. Risposi: “Va bene, non c’è problema”. Finì in disastro, nel senso che arrivammo ultimi».
SULLA PRIMA SQUADRA E IL PROVINO – «Eppure, la squadra che aveva vinto il torneo contattò mio padre perché ci andassi a giocare, non so se perché tutto sommato il mio in porta l’avevo fatto o perché l’allenatore aveva ragionato allo stesso modo degli altri sul cognome. Era la San Giuseppe, squadretta oratoriana: comincio a 7, passo a 11, e a quel punto leggenda narra che, sempre mio papà, ricevette una telefonata dall’Inter, che mi invitava a un provino».
SULLA SCELTA FAMILIARE – «In famiglia vediamo solo rossonero, quindi chiamò il Milan: “Guardate che dovrei portare mio figlio a fare un provino con l’Inter…” e dall’altra parte risposero: “No, no, portalo prima qua”. La mia avventura nel grande calcio parte così».