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Alessio D'errico·21 de enero de 2025
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Alessio D'errico·21 de enero de 2025
La 21esima giornata di Serie A è andata in archivio con il Napoli che, vincendo a Bergamo, lancia un segnale chiaro. Non molla l'Inter, si rialza la Juve e crolla il Milan.
Di seguito i voti da 10 a 0 alle squadre del campionato, dal più alto al più basso, nel nostro consueto appuntamento con il pagellone.
Per gli Azzurri di Conte la prima di tre sfide complesse. Con l'Atalanta un vero e proprio scontro diretto vinto grazie a una partita intensa e cinica. Tornare da Bergamo con 3 punti, subito dopo l'addio di Kvara, è un chiaro segnale di mentalità.
Il Bologna di Vincenzo Italiano viaggia su ritmi importanti, migliori di quelli di Thiago Motta allo stesso punto dello scorso anno. Impensabile dopo le cessioni illustri. Il successo sul Monza proietta i felsinei in piena lotta per l'Europa, qualsiasi essa sia.
L'Inter di Simone Inzaghi passa con l'Empoli in una partita che si stava complicando più del dovuto. Lautaro sblocca e per i nerazzurri è poi tutto in discesa al netto del gol di Esposito. I Campioni in carica non mollano il Napoli, a +3 ma con una partita in più.
Rinasce la Juve di Thiago Motta che vince con un Milan mai perfetto e mette in mostra la gioventù di Mbangula e la duttilità di Weah. Bene Koop, in attesa del rientro di Vlahovic per ripartire definitivamente.
Grandissima vittoria del Como che fa un balzo notevole in classifica e mette in mostra i propri talenti, Diao su tutti. Poker all'Udinese.
La Roma ha aperto la giornata di Serie A battendo agevolmente il Genoa. Partite "facili" sulla carta che però prima di Ranieri erano incubi ad occhi aperti. Dybala versione Joya.
La Lazio riparte a modo suo: travolgendo il Verona. Per i biancocelesti di Baroni seria candidatura per il piazzamento Champions con una lotta ampia ed aperta.
Poker pesantissimo del Cagliari in casa col Lecce. Rimonta e colpo salvezza in una lotta che si prospetta molto complessa, con tante squadre coinvolte e una quota per non retrocedere elevatissima.
Il Torino, non in un momento brillante, agguanta un pareggio a Firenze che vale oro. Im 10 sin dal primo tempo per la doppia ingenuità di Dembele, la squadra di Vanoli si rimbocca le maniche insediandosi nelle crepe della Fiorentina.
L'ennesima rimonta subita dal Venezia, l'ennesima chance sprecata per il Parma: un pareggio amaro per entrambe, che smuove la classifica ma che non dà certezze ulteriori.
L'Atalanta ha accarezzato il sogno di immettersi prepotentemente nella lotta Scudetto ma il KO col Napoli, per il momento, allontana la truppa di Gasperini, prima rimontata e poi superata dopo il secondo pareggio.
Monza inerme contro il Bologna, nonostante il vantaggio, idem il Genoa. Partite complesse ma impegno non pervenuto.
L'Empoli, seppur a Milano con l'Inter, non riesce a ritrovarsi. I toscani sono in caduta libera e i risultati non arrivano.
Il Verona, tra cambio di proprietà e mercato aperto, sta raccogliendo poco o nulla in questo gennaio e la zona rossa è ora realtà.
Male l'Udinese, crollato contro il Como e che non ha sfruttato i minuti in superiorità numerica a causa dell'immediata espulsione di Solet dopo il rosso a Goldaniga.
I rossoneri di Conceiçao cadono sotto i colpi di una Juve sì rinata ma non irresistibile. Il Milan ci mette tanto del suo consegnandosi ai bianconeri a suon di errori di reparto ed individuali.
Le miriadi di vittorie consecutive in autunno, che hanno fatto sognare Firenze, sembrano un ricordo lontanissimo. La Fiorentina si è smarrita, perdendo gioco e soprattutto risultati. Il pareggio in casa in superiorità numerica col Toro è un brutto segnale.
Perdere uno scontro diretto per la salvezza per 4-1 dopo aver sbloccato la partita è sempre pesantissimo. A Giampaolo il compito di resettare tutto e ripartire.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors