Da Cristante a Pellegrini: vecchia Roma al top. E Gasp migliora tutti | OneFootball

Il Corriere della Sera (D. Stoppini) – Novecentoquarantaquattro: un numero che, nella simbologia, rappresenta crescita, stabilità e successo. Ma per la Roma è anche la somma delle presenze complessive di tre uomini chiave — Cristante, Mancini e Pellegrini — i pilastri della vecchia guardia giallorossa. Tre punti di riferimento che incarnano lo spirito del gruppo e ai quali Gasperini affida la solidità e la continuità della sua squadra, dentro e fuori dal campo.

Bryan Cristante è oggi molto più di un punto fermo: è diventato il vero leader tecnico. All’Ibrox, la sua prestazione è stata esemplare, ma non un’eccezione. È il capitano di fatto, l’uomo che interpreta e trasmette in campo le idee del tecnico. In ogni gara si percepisce il suo peso tattico, la sua capacità di tenere insieme i reparti e di rendere fluido il gioco.

Percorso simile per Gianluca Mancini, simbolo di maturità e intensità. A 29 anni ha raggiunto una piena consapevolezza dei propri mezzi. Dopo aver trovato equilibrio come centrale puro, la nuova collocazione da braccetto nel sistema di Gasperini lo ha esaltato, permettendogli di esprimere al meglio aggressività, letture difensive e personalità.

E poi c’è Lorenzo Pellegrini. Tornato finalmente in condizione fisica, ha ritrovato quella brillantezza che per mesi era mancata. Senza Dybala è lui il punto di riferimento tecnico, chiamato ad aumentare la qualità e la velocità della manovra. Da lui ci si aspetta il tocco in più, la giocata che decide. Perché, come i suoi compagni di lunga data, Pellegrini ha capito che la via del successo passa dall’assunzione di responsabilità.

Tre leader, tre percorsi diversi ma complementari. E una certezza: la Roma di oggi si regge sulle spalle della sua vecchia guardia, che continua a crescere, guidando gli altri verso la stabilità e — chissà — verso il successo.