Da Doni a Caniggia fino a Sportiello: i 10 ritorni più ricordati di sempre in casa Atalanta | OneFootball

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·21 de julio de 2025

Da Doni a Caniggia fino a Sportiello: i 10 ritorni più ricordati di sempre in casa Atalanta

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Da Doni a Caniggia fino a Marco Sportiello: i 10 ritorni più ricordati nella storia dell’Atalanta

Il ritorno di Marco Sportiello ha entusiasmato non poco la piazza atalantina, ma quello del portiere nerazzurro non è l’unico ritorno alla corte bergamasca. Ecco 10 ritorni all’Atalanta più ricordati di sempre.

Caniggia (1999) – Il figlio del vento come punta di diamante di un’Atalanta che deve tornare in Serie A: un ritorno che fa sognare. I tempi d’oro però sono rimasti nel 1990 e Claudio siglerà solo goal.


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Ganz (2000) – “El segna semper lu” che nell’estate del 2000 ritorna all’Atalanta dopo 5 anni per dare esperienza ai giovani. Rendimento di sostanza dove spicca in Coppa Italia con 4 goal in 7 gare e altri 5 goal in Serie A (sempre pesanti).

Morfeo (2001) – I vavaboys sono quarti in classifica e all’Atalanta serviva la ciliegina sulla torta, e il ritorno del “genio” Morfeo su richiesta esplicita di Vavassori fu un grande colpo, così come il suo esordio a Udine con una doppietta.

Ventola (2005) – Un numero 10 per una promozione da 10. Ventola nell’estate del 2005 ritorna all’Atalanta dove con Colantuono in panchina fa prima 15 goal in Serie B e 6 reti in A di cui una contro il Milan.

Doni (2006) – Centenario onorato con il ritorno del più grande fantasista di sempre. L’età è solo un numero: 2 anni di fila in doppia cifra, i 100 goal con l’Atalanta e trascinatore fino al 2011.

Vieri (2006) – Rigenerare a Bergamo dopo un lungo infortunio. Il suo è un campionato fermo ai box per poi nel rush finale portare le ultime speranze UEFA dell’Atalanta. Poi l’addio e il terzo ritorno tra le polemiche.

Cigarini (2011) – Serie A uguale certezze, e il ritorno di Luca Cigarini all’Atalanta 2 anni dopo fu una scelta azzeccata. Visione di gioco, quantità, qualità per altri 5 anni ad alti livelli: sensazionale durante l’annata del -6.

Migliaccio (2013) – Esperienza, sostanza e una grinta impeccabile con Colantuono. Sempre “presente” indipendentemente dal minutaggio: toccante l’addio insieme a Raimondi.

De Roon (2017) – L’erede di Stromberg che torna a casa. Da semplice mediano a campione, da leggenda a bandiera: il resto è storia.

Sportiello (2019) – Il primo ritorno di Marco all’insegna delle polemiche. L’addio polemico lo hanno fatto entrare nel mirino delle critiche. Tuttavia il ragazzo non si arrende, lavora sodo e diventa uno dei secondi portieri migliori di sempre.

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