Dall’esordio all’addio precoce, fino al ritorno a casa: Castrovilli e Bari, dove ci eravamo lasciati? | OneFootball

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·21 de agosto de 2025

Dall’esordio all’addio precoce, fino al ritorno a casa: Castrovilli e Bari, dove ci eravamo lasciati?

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Ci eravamo lasciati con una sensazione di incompiuto. Con un ragazzo che aveva il talento negli occhi, la danza nei piedi e la Puglia nel cuore. Gaetano Castrovilli era cresciuto tra le mura del settore giovanile del Bari, arrivato da Canosa, plasmato a Minervino Murge, sognando in biancorosso. Dal 2008 al 2016, il San Nicola era il suo orizzonte. E nel 2015, a soli diciotto anni, il sogno si era fatto realtà: l’esordio in Serie B, dieci presenze, qualche lampo, tanta promessa. E poi?

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Copyright: Gabriele Maltinti/Getty Images – Via OneFootball


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Castrovilli, il figlio di Bari che torna a casa

Ma come spesso accade ai giovani che brillano, il tempo non concede pazienza. Osservato, scelto, portato via. La Fiorentina lo strappa al suo nido, intuendo ciò che Bari aveva appena cominciato a scoprire. Il ragazzo parte, troppo presto. E quel distacco, silenzioso e inevitabile, lascia una ferita sottile, nascosta sotto la pelle del tempo. Bari lo aveva cresciuto, coccolato, formato. Ma non lo aveva visto sbocciare.

Nel frattempo, la vita ha fatto il suo corso. Castrovilli ha vissuto la gloria e il dolore. Ha incantato in Serie A, ha indossato la maglia della Nazionale, ha alzato un Europeo, ha affrontato infortuni che avrebbero piegato chiunque. Ma dentro, qualcosa continuava a chiamarlo. Non era solo il richiamo della terra. Era il bisogno di tornare dove tutto era cominciato. Di dare un senso a quel primo capitolo lasciato a metà.

E così, oggi, Castrovilli torna a Bari. Non per chiudere un cerchio, ma per riaprirlo. Firma fino al 2026, si decurta l’ingaggio, sceglie la sua gente, sceglie casa.

È un ritorno che profuma di destino. Di radici che non si spezzano. Di un amore che non ha mai smesso di battere. Bari lo accoglie come si accoglie un figlio che torna: con orgoglio, con emozione, con la voglia di scrivere insieme ciò che prima era rimasto sospeso. E stavolta, non ci si lascia. Stavolta, si comincia davvero.

“Dove ci eravamo lasciati” non è solo un titolo. È una domanda che trova finalmente risposta. Ci eravamo lasciati con un sogno interrotto. Ora ci ritroviamo con la possibilità di viverlo davvero. E Bari, con Castrovilli, può tornare a sognare.

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