David lascia la Juventus? Conferme sul possibile addio a gennaio: due squadre in pole position per averlo. Ecco la verità sul futuro del canadese! | OneFootball

David lascia la Juventus? Potrebbe dire addio a gennaio: due squadre in pole per l’attaccante canadese, ecco la verità sulla sua situazione

Una parabola discendente, un investimento a rischio. L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus ha definito nuove gerarchie, e il primo a farne le spese sembra essere Jonathan David. L’attaccante canadese, arrivato in estate per una cifra importante, è scivolato nelle gerarchie dell’attacco e, come riportato da La Gazzetta dello Sport, è ora considerato un possibile partente a gennaio.

La crisi del canadese: da colpo estivo a riserva

Quella dell’attaccante canadese classe 2000, sta assumendo i contorni di una parabola all’indietro. Sotto la gestione dell’ex tecnico Igor Tudor non è mai riuscito a imporsi, finendo nel vortice del turnover con Vlahovic e Openda. Questo continuo dentro-fuori lo ha lasciato un po’ disorientato.

Ora, l’investitura ufficiale di Luciano Spalletti per Dusan Vlahovic come leader assoluto dell’attacco, lo relega ulteriormente ai margini. Anche nella sfida cruciale di Champions League di questa sera contro lo Sporting Lisbona, David è destinato, ancora una volta, alla panchina, con la coppia Vlahovic-Yildiz a guidare l’assalto.

Il mercato di gennaio: Chelsea e Tottenham alla finestra

La sua situazione ha inevitabilmente riacceso le sirene del mercato. La Signora deve fare i conti con un investimento oneroso che non sta rendendo. Secondo la Rosea, la sua partenza a gennaio non è più un’utopia. Le pretendenti non mancano: gli stessi club di Premier League che monitorano Vlahovic, su tutti Chelsea e Tottenham, avrebbero già manifestato interesse anche per l’ex Lille.

La Vecchia Signora si ritrova con un dilemma. Dopo aver esonerato Tudor e aver scelto Spalletti per la rinascita, la nuova dirigenza bianconera, guidata da Damien Comolli (DG), deve già gestire il “caso David”: un colpo estivo che, dopo appena tre mesi, rischia di trasformarsi in un costoso esubero. Il suo futuro a Torino è più incerto che mai.