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·24 de diciembre de 2025
De Laurentiis: “Il calcio va protetto. Si gioca troppo e si rischia di distruggere il gioco”

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·24 de diciembre de 2025

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, tra critica alle istituzioni, ricordi personali e l’orgoglio per una stagione storica.
Aurelio De Laurentiis non usa mezzi termini e affida a una lunga riflessione il suo pensiero sul calcio moderno. Il presidente del Napoli parte dalle immagini della festa Scudetto: «Se penso al bus scoperto e ai numeri della diretta Rai, sono cose che segnano profondamente e danno la dimensione dell’importanza di questo sport». Poi l’attacco diretto: «Chi lo gestisce a livello istituzionale non l’ha ancora capito. Sono troppo legati alla propria poltrona».
Il tema centrale è il sovraccarico di partite: «Ci stanno facendo venire gli incubi degli infortuni, perché si gioca troppo. Non si deve distruggere un gioco giocando troppo». Secondo De Laurentiis, il sistema andrebbe ripensato anche dal punto di vista contrattuale: «I calciatori dovrebbero essere liberi professionisti, non sottoposti a stress vincolanti».
Nel mirino anche la gestione delle Nazionali: «I nostri calciatori, pagati dai club, vengono ceduti con una leggerezza incredibile. Dovrebbe decidere il club». Sul piano sportivo, l’orgoglio è evidente: «Scudetto e Supercoppa non sono mica poco. Eguagliare Maradona? Impossibile».
Infine i ricordi personali e gli auguri: «Da bambino ero innamorato del Napoli. A Natale eravamo in cento a giocare a tombola. Per il 2026 auguro salute, salute e salute. E un bel corno contro gli iettatori».
Antonio Karol Giordano
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