De Rossi netto su Spalletti: «Un vero genio, mi ha sempre spiegato cosa dovevo fare». Poi il commento sulle riunioni dell’attuale tecnico della Juve | OneFootball

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·26 de diciembre de 2025

De Rossi netto su Spalletti: «Un vero genio, mi ha sempre spiegato cosa dovevo fare». Poi il commento sulle riunioni dell’attuale tecnico della Juve

Imagen del artículo:De Rossi netto su Spalletti: «Un vero genio, mi ha sempre spiegato cosa dovevo fare». Poi il commento sulle riunioni dell’attuale tecnico della Juve

De Rossi elogia Spalletti in un’intervista a DAZN. L’allenatore del Genoa ricorda gli anni alla Roma e le riunioni del tecnico della Juve

Il tecnico del Genoa, Daniele De Rossi, è tornato a parlare del suo legame con Luciano Spalletti in una lunga e appassionata intervista rilasciata a DAZN. L’ex capitano giallorosso, oggi alla guida del Grifone, ha speso parole di profonda ammirazione per l’attuale allenatore della Juventus, definendo il suo approccio al calcio come “geniale”.

De Rossi ha sottolineato come la curiosità e il desiderio di apprendere siano stati i motori della sua crescita sotto la guida del tecnico toscano, evidenziando come ogni singola indicazione di Spalletti avesse sempre una logica profonda volta al miglioramento collettivo e individuale del calciatore.


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De Rossi e il metodo Spalletti: tra genio e logica

Il tecnico rossoblù ha ricordato con estrema precisione l’impatto che Spalletti ha avuto sulla sua carriera durante gli anni condivisi nella Capitale.

PAROLE – «Spalletti era ed è geniale: è uno di quegli allenatori che mi ha sempre spiegato quello che mi faceva fare, magari non era sempre giusto, ma c’era sempre un motivo. Stesso cosa Antonio Conte. Non c’era niente lasciato al caso, tutto era nell’ottima di farti giocare meglio. Anche Ranieri diceva: “È meglio un’idea mediocre condivisa da tutti e 11 che un’idea geniale che fanno in 4”. Io me la ‘mangiavo’ la riunione di Spalletti, lo facevo perché sono sempre stato curioso, mi piaceva capire. Lo stesso vale per gli altri sport. Sono andato a guardare Maresca al Chelsea, uno che secondo me ha qualcosa di geniale, Iraola al Bournemouth anche per il rapporto che c’è con Tiago Pinto, ma anche perché mi affascina molto scoprire quello che conosco di meno. Poi non smetto di guardare Spalletti, Gasperini, Conte. Poi c’è Italiano, che è quello che sta facendo meglio da tanti anni, Fabregas che non è più una sorpresa ma una bella scoperta, fa sempre qualcosa di particolare, cambia di partita in partita, ti impegna. Chivu ha dato continuità al lavoro di Inzaghi e ha messo qualcosa di suo».

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